Teramo, scuole e ricostruzione: Provincia e Comune danno vita ad un tavolo ristretto

Teramo. Comune di Teramo e Provincia hanno deciso di “strutturare” il rapporto di collaborazione già esistente sulle scuole e sulle problematiche inerenti la ricostruzione attraverso la costituzione di un tavolo ristretto composto dai rispettivi tecnici.

 

Sul tavolo ci sono i tempi della ricostruzione e dell’adeguamento sismico del rispettivo patrimonio scolastico e la conseguente necessità di definire un calendario congiunto dei lavori per avere sempre a disposizione degli spazi da utilizzare per quella fetta di popolazione scolastica interessata dagli interventi.

 

Questa mattina si è svolta una riunione al Parco della Scienza con la partecipazione di amministratori e tecnici per mettere a fuoco le azioni sulle quali focalizzare il lavoro: fra queste, le più importanti sono 1) il monitoraggio puntuale per ogni istituto rispetto a finanziamenti e scadenze da rispettare 2) definizione delle date di avvio dei cantieri solo dopo aver verificato, laddove si rendesse necessario, di avere spazi a disposizione ove spostare gli studenti la cui scuola è interessata dall’intervento 3) avviare un dialogo collaborativo, costante e congiunto con l’Ufficio per la Ricostruzione in maniera da prevenire imbuti burocratici 4) ragionare con gli organi nazionali finanziatori dei progetti per dilatare le scadenze, se ve ne fosse bisogno, sulla base di oggettive e documentate esigenze tecnico/logistiche.

 

La riunione è stata introdotta dal sindaco, Gianguido D’Alberto e dal presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura.

 

“Teramo è un Comune dentro il cratere del terremoto ed è a Teramo che si concentra il maggior numero di istituti superiori della Provincia – ha chiarito D’Alberto – questo è un momento decisivo per programmare il futuro e la Provincia ha già dimostrato di avere una forte specificità professionale in questo ambito. Il tema è legato ai tempi della ricostruzione, quelli dettati dalla scadenza dei finanziamenti ma anche quelli dettati dagli aspetti logistici. E questi due tempi non sempre sono coincidenti, possiamo chiedere delle proroghe ma solo se concepiamo insieme un piano”.

 

Per il presidente Di Bonaventura: “Bisogna viaggiare su due binari paralleli: lavorare sui finanziamenti ottenuti per spenderli in tempo utile a favore della sicurezza delle strutture e quindi dei ragazzi e nel contempo, sul piano istituzionale, insieme, chiedere la rimozione di quelle criticità e quelle contraddizioni normative e regolamentari che ancora sussistono e che rallentono il processo. Questo pomeriggio a L’Aquila c’è un incontro con la Regione proprio per valutare le nostre osservazioni all’annunciato Decreto Sisma. Questo modo di procedere è un ottimo metodo tenuto in debita considerazione il fatto che la Provincia deve seguire anche gli altri Poli scolastici sul territorio, ognuno con le rispettive specificità”.

 

La necessità di accelerare la “ricostruzione pubblica” e segnatamente quella riguardante il patrimonio scolastico è stata un’esigenza rappresentata da tutti i presenti all’incontro a partire dai delegati all’edilizia dei rispettivi enti, Stefania Di Padova per il Comune e Luca Frangioni per la Provincia. Quest’ultimo si è soffermato sulle problematiche che hanno investito l’ente alla riapertura dell’anno scolastico, sottolineando che: “con l’apertura di nuovi cantieri, nostri e del Comune, si potrebbe presentare certamente la necessità di trovare soluzioni temporanee e quindi vanno accuratamente pianificati i tempi e previsti gli spazi”.

 

Presenti anche i due uffici tecnici con i rispettivi dirigenti, Leo Di Liberatore per la Provincia e Remo Bernardi per il Comune e una rappresentanza tecnica dell’USR. Hanno partecipato, inoltre, i consiglieri comunali Maurizio Verna, Graziella Cordone e Maria Rita Santone e il vicesindaco Maria Cristina Marroni (che ha anche la delega all’istruzione e ai servizi scolastici).

 

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