Teramo, il passo indietro (per ora) di Renzo Di Sabatino: “Valutiamo Cavallari e D’Alberto”

Fa per ora un passo indietro Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia e incaricato dal Partito Democratico di una serie di consultazioni per verificare se ci fosse unità con altre civiche di respiro di centrosinistra, per una candidatura comune (tra cui la sua) alla poltrona di sindaco di Teramo.

Coesione che al momento non c’è secondo Di Sabatino, che ieri sera ha riferito al partito. Dal coordinamento provinciale però lo hanno pregato di continuare nelle verifiche per una sorta di apertura del Partito Democratico: nelle prossime 36 ore, Di Sabatino verificherà se ci sono le condizioni per scegliere una candidatura comune tra quelle di Gianguido D’Alberto e Giovanni Cavallari, “due che hanno la tessera del Pd”, ma che sono fuoriusciti dal partito stesso.

Se unità non dovesse esserci, il Partito Democratico sceglierà autonomamente un candidato e correrà da solo alle prossime amministrative.

“E’ un atto di generosità – ha detto questa mattina il presidente della Provincia nel bar Empatia – Se anche questo tentativo non andrà a buon fine, tireremo le conseguenti conclusioni”.

E a quel punto la sua candidatura a sindaco del Comune di Teramo tornerebbe assolutamente in auge.

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