Teramo, approvato uso non sessista della lingua nei documenti del Comune

La Giunta comunale ha approvato le linee guida per un uso non sessista della lingua negli atti e nei documenti del Comune di Teramo, per dare valore tangibile al principio delle pari opportunità. Questo principio rientra ormai nel patrimonio culturale europeo e occidentale e, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, è stato interpretato come riconoscimento e valorizzazione delle differenze di genere, superando così la tendenza, in atto fino a quegli anni, di identificarlo come uguaglianza tra uomo e donna.

In quest’ottica interpretativa il linguaggio rappresenta uno strumento fondamentale nella diffusione di una cultura paritaria, poiché rende visibile la presenza (o anche assenza) delle donne nel mondo del lavoro e in ogni ambito della società attuale. La comunità internazionale ed europea hanno approvato, nel corso degli ultimi quarant’anni convenzioni, mozioni, risoluzioni, obiettivi strategici finalizzati a rimuovere le discriminazioni di genere dirette e indirette e gli stereotipi culturali che le causano (es. Convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna del 1979; Risoluzione del Consiglio d’Europa del 5 ottobre 1995, concernente l’immagine dell’uomo e della donna nella pubblicità e nei mezzi di comunicazione).

L’Assessora Maria Cristina Marroni si dichiara molto soddisfatta per l’approvazione di questo atto e spera che anche la Provincia di Teramo e gli altri Comuni possano agire in tal senso. “Diceva Ennio Flaiano di credere soltanto nella parola, perché la parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Uno degli scopi precipui per la realizzazione della parità tra uomo e donna è quello di rimuovere tutti i residui pregiudizi nei confronti delle donne stimolando e favorendo un cambiamento nel modo di pensare, di agire, di esprimersi. Le leggi non bastano per modificare la società, quando abiti culturali e atteggiamenti continuano a ribadire sfiducia per le donne che non rientrano nei ruoli imposti dalla cultura maschile. Perché il rapporto di potere tra i sessi cambi in senso veramente paritario si deve anzitutto acquistare consapevolezza delle varie forme in cui la disparità viene mantenuta. La lingua che si usa quotidianamente è il mezzo più pervasivo e meno individuato di trasmissione di una visione del mondo, nella quale trova largo spazio il principio dell’inferiorità e della marginalità sociale della donna”.

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