Roseto, no ai fuochi di Ferragosto: bocciata la mozione in consiglio

Roseto degli Abruzzi. “La mozione per dire no a botti e fuochi d’artificio a Ferragosto e nelle altre feste patronali, oltre che a Capodanno” esordisce la consigliera Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti, “è stata bocciata nell’ultima seduta del consiglio comunale.

 

“Ciò che lascia stupiti sono le motivazioni che la maggioranza Nugnes adduce rispetto alla negazione senza appello dell’alternativa proposta delle fontane danzanti, con musiche bellissime, effetto luci e giochi d’acqua e fuoco, che non spaventi persone fragili, animali e che non inquini l’aria che respiriamo, con costi anche inferiori agli oltre 18 mila euro spesi per i fuochi, in nome di una tradizione che non tiene conto di un mondo in continuo cambiamento.

Le tradizioni nascono in ogni momento della storia e si alimentano con una cultura che cresce o si modifica rispetto ad esigenze figlie del momento che si vive; una società che vuole davvero crescere non può andare avanti a colpi di tradizione chiudendo gli occhi davanti a problemi veri.

Ma la cosa che ancora più colpisce sono le affermazioni riferite alla perdita di turisti a causa della mancanza dei fuochi d’artificio a Ferragosto, senza che queste siano accompagnate da alcun dato oggettivo.

Negare uno spettacolo completamente ecologico ed ecosostenibile che non faccia a meno dell’imponenza e della bellezza, rispettando, però, persone malate che soffrono, animali e ambiente, davvero è inaccettabile e anche poco educativo, così come affermare in consiglio che in mancanza dei fuochi, commercio e turismo ne verrebbero penalizzati.

In base a che, a cosa, a quali dati può essere affermato questo? E che fine ha fatto, ci chiediamo, la città amica degli animali o pet friendly?

In proposito, ricordo il fastidio di qualche consigliere di maggioranza quando nel consiglio dello scorso mese di dicembre presi la parola sul divieto dei fuochi d’artificio di capodanno, anche per il rispetto dei nostri amici animali, dicevo nell’intervento, ed ecco, puntuale, la rivendicazione dell’idea della città pet friendly contenuta nel programma elettorale, quasi un furto, quindi, da parte mia, che avevo osato parlare per prima in consiglio del divieto sui botti”.

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