Roseto, FdI su emendamenti bilancio: ‘Pavone e Nugnes hanno nascosto ambiguità politica dietro al civismo’

Roseto. “Ormai è palese che il civismo di facciata dell’amministrazione Pavone-Nugnes altro non era che un banale escamotage politico per fare il gioco delle tre carte e nascondere l’assenza di una identità politica chiara dove ciò che si negava ieri da oppositori si afferma oggi col cambio d’abito da amministratori. Quello pseudocivismo che si nascondeva dietro le parole ascolto, condivisione e ‘svolta’ altro non era che l’ennesima presa in giro propinata ai cittadini Rosetani”.

Umberto Valentini, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Roseto rispedisce al mittente le accuse rivolte nei confronti del capogruppo Francesco Di Giuseppe, il quale più volte ha dimostrato correttezza istituzionale e contributi nei confronti dell’amministrazione con proposte di delibera utili alla Città. “Dunque – aggiunge Valentini – è inspiegabile Il rancore che traspare nel comunicato della maggioranza che evidenzia solo il dilettantismo di questa amministrazione, la scarsa propensione al confronto, e forse una certa difficoltà nel gestire la sua ambiguità politica”.

“Alcuni dei principali attori di questa maggioranza tra cui Sindaco, Vice Sindaco e il capogruppo Pavone – ricorda il capogruppo di FdI, Di Giuseppe – erano con noi insieme al consigliere Alessandro Recchiuti a scrivere, pochi anni fa, circa 500 emendamenti sulla stessa linea per salvaguardare e proteggere gli imprenditori dall’istituzione dell’imposta di soggiorno, questo dietrofront palesa il loro tradimento nei confronti degli operatori turistici della zona aggravato dal tentativo maldestro di spostare l’attenzione sminuendo il lavoro legittimo della minoranza”.

“Mentre la Regione a guida Marsilio approva aiuti alle categorie che lavorano nel comparto del turismo, a Roseto Nugnes fa da zavorra dimostrando come la sua visione sia in realtà una retromarcia sopratutto in un momento di difficoltà pandemica e di rincaro di tutte le utenze oltre che dopo la sentenza sulla Bolkestein che scoraggia gli investimenti e preoccupa non poco gli operatori.

Iniziamo ad essere stanchi di questo atteggiamento di mistificazione della realtà da parte di un’amministrazione che da una parte continua con una narrazione straordinaria e barocca dell’ordinario dall’altra cerca di nascondere dietro le accuse alla minoranza una politica elementare che tenta di risanare le casse aumentando il periodo di applicazione oltre che le tariffe dell’imposta di soggiorno senza il minimo confronto con le categorie coinvolte, che smentisce le proprie proposte del passato come per il caso delle strisce blu gratuite nel periodo di saldi, o del problema dello spiaggiato ancora da rimuovere da più di due mesi o della rimozione dei rifiuti dalla discarica a cielo aperto di Via Colombo.

Avevamo già annunciato nelle settimane passate, insieme al coordinatore regionale del Dipartimento Turismo di FDI Ivano Ortelli che ci saremmo opposti fermamente e con tutti i mezzi a disposizione all’aumento dell’imposta di soggiorno, ribadendo come la politica della tanto declamata “partecipazione” sembra invece riservata esclusivamente ad uno sparuto gruppo di amministratori e simpatizzanti mentre è preclusa alle persone effettivamente coinvolte e destinatarie del provvedimento in oggetto e più in generale a coloro che si adoperano realmente nell’incassare la famigerata tassa. Ci opponiamo con fermezza all’arroganza di una maggioranza che è ampia nei numeri ma è un nano politico nei fatti come dimostrato più volte non solo nei consigli comunali ma anche nelle dichiarazioni inappropriate come quelle dei gironi passati.

Altro che ‘svolta’ la parola che più si addice a questa nuova amministrazione è ‘casta’”, chiosa Di Giuseppe.

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