Roseto, caso scuola Fedele-Romani: tutta l’opposizione contro Nugnes

Roseto. “I consiglieri di minoranza sono uniti e compatti nel condannare le parole che il sindaco Nugnes e la sua amministrazione hanno rivolto alla Dirigente dell’Istituto Comprensivo Roseto 2, Professoressa Anna Elisa Barbone, accusata, tra le altre cose, di aver avuto scarso rispetto e considerazione nei suoi confronti, mettendo così in discussione la credibilità di una professionista stimata ed apprezzata cui compete peraltro di rappresentare gli organi scolastici”.

Lo hanno dichiarato i consiglieri Teresa Ginoble, Rosaria Ciancaione, Sabatino Di Girolamo, Giuseppe Bellachioma, Francesco Di Giuseppe e Nicola Petrini, che entrando nel merito della questione, “la cosa che lascia interdetti è il fatto di aver appreso dalla stampa che non solo noi consiglieri non siamo stati messi nelle condizioni di dare un contributo di idee sul progetto da presentare che, per quanto ci riguarda avrebbe dovuto interessare scuole che sono ridotte davvero male, come ad esempio la scuola D’Annunzio, ma, addirittura, non sono state coinvolte la scuola e la Comunita educante attraverso un ‘processo di informazione della proposta, al fine di consentire che in caso di finanziamento, il successivo percorso attuativo sia condiviso e partecipato’, come espressamente previsto dal bando del PNRR. Questa è una condizione essenziale per accedere al finanziamento, così come lo è la descrizione dei fabbisogni da definire di concerto con la direzione scolastica coinvolta, oltre che per stabilire corretti rapporti con le istituzioni e con la città”.

“Davvero, questo modo di fare – affermano all’unisono i consiglieri di opposizione – non solo non può rappresentare la svolta ma addirittura è offensivo dell’intelligenza delle persone perché colpisce oltre alla Dirigente (cui va la nostra piena solidarietà) l’intera comunità rosetana e rischia di avere l’effetto di perdere la possibilità di finanziamento di fronte ad un patrimonio scolastico che ha bisogno davvero di essere riqualificato”.

“D’altronde – concludono – “è pur vero che invece di pensare ad organizzare al meglio le attività istituzionali, la nuova amministrazione preferisca perdersi in fiumi di parole da dare in pasto alla stampa. Chissà, evidentemente è convinta, anche qui senza rispetto, che impegnando questi spazi le persone si convincano della giustezza di certe scellerate scelte a dir poco sbagliate per la città”.

 

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