Roseto, Casapound in Comune: scoppia la polemica

Roseto. “Risulterebbe che nei giorni scorsi il Comune di Roseto ha concesso, al raggruppamento neofascista Casapound, spazi pubblici, come il Palazzo del Mare, per la loro immonda campagna elettorale”.

La denuncia arriva da Potere al Popolo per l’incontro di Casapound previsto in serata nel Comune di Roseto, precisando che “l’autorizzazione concessa è un insulto alla tradizione antifascista e della nostra Città. Nessun regolamento comunale può superare la Costituzione antifascista o le funzioni del Sindaco, Ufficiale di Governo, che per motivi di ordine pubblico può vietare manifestazioni di piazza ed omettere la concessione di spazi pubblici. Questo naturalmente richiederebbe una sensibilità antifascista che un Sindaco membro di un partito, il PD, che soltanto quattro giorni fa partecipava al corteo di Piazza del Popolo a Roma organizzato dall’Anpi contro razzismi e fascismi, non mostra di avere”.

“Questo soprattutto – continua – richiederebbe la conoscenza dell’anima antifascista della nostra Città nonché il rispetto di patrioti rosetani che diedero il loro contributo alla Liberazione quali Libero Pierantozzi, Carlo De Berardinis, Lucio Libero, Guglielmo Trento, Silvano Ponzarosa, Attanasio della Croce, i Fratelli Alfonso e Loreto Rosini, Pace Celommi, Giusto Innamorati e tanti altri giovani che mai accetterebbero di dar spazio oggi alle idee criminali di organizzazioni che si autodefiniscono ‘Fascisti del terzo millennio’. Perché non si ripeta, ricordiamo al Sindaco del Partito Democratico che data la tradizione antifascista e profondamente democratica della nostra collettività locale che egli certamente conosce, la sola presenza di organizzazioni neofasciste nella nostra Città crea un grande risentimento fra i cittadini e molta preoccupazione fra i giovani. Quanto basta per porsi un problema di ordine pubblico che egli come Ufficiale di Governo può evitare con un atto urgente che dica decisamente”

“Roseto è sempre stata una città democratica ed antifascista, come dettato dalla nostra costituzione, la concessione di spazi pubblici a formazioni di chiaro richiamo al ventennio è un problema di ordine pubblico sempre. No al Fascismo e no al Razzismo!”, conclude Potere al Popolo.

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