Roseto, 2 emendamenti contro nuovo regole imposta di soggiorno e per restituzione TARI 2018 e 2019

Roseto. Presentati il 7 gennaio dalla consigliera Rosaria Ciancaione due emendamenti al bilancio di previsione finanziario 2022 riguardanti l’imposta di soggiorno e la restituzione a famiglie e attività produttive delle maggiori somme addebitate sulle bollette TARI 2018 e 2019.

“Con il primo emendamento”, esordisce la consigliera, “noi liberi progressisti invitiamo il nuovo consiglio comunale a voler ripristinare un diritto per cittadini e imprese che nonostante la nota sentenza del Tar Abruzzo n. 83/2019, la precedente amministrazione si è ostinata a non voler riconoscere. Sono oltre 800 mila euro per cui nell’emendamento sono individuate le risorse, ipotizzando la restituzione in tre annualità, di cui 600 mila nel c.a, 100 mila nel 2023 e 100 mila nel 2024”.

“Con il secondo – prosegue la Ciancaione – anche tenendo conto dello slittamento al 31.3.2022 del termine per l’approvazione del bilancio 2022, proponiamo momentaneamente la conferma dell’imposta di soggiorno nelle misure e periodo applicati nello scorso anno individuando anche in questo caso le risorse necessarie per 150 mila euro.

L’obiettivo del secondo emendamento è quello di poter valutare con maggiore puntualità l’applicazione dell’imposta di soggiorno, così come un’eventuale riduzione o sospensione, con il coinvolgimento delle altre cittadine della costa teramana in una decisione coordinata creando sinergia tra tutti e sette i Comuni e le associazioni di categoria finalizzata alla strutturazione di un progetto unitario di promozione turistica.

Speriamo che l’amministrazione Nugnes, senza farsi prendere dalle ansie, sappia fare tesoro di 5 anni di opposizione, in cui gli altri Comuni della costa teramana sono stati sempre chiamati in causa in un’ottica di sviluppo economico complessivo, nella consapevolezza che da soli è più difficile fare promozione turistica, soprattutto se con una fuga in avanti, si decide di aumentare le tariffe dell’imposta di soggiorno dal 25 al 50% e di più che raddoppiare il periodo di imposizione che da 3 tre mesi passa a 7 mesi, ben sapendo, che ad oggi, tutti gli altri Comuni sono fermi sulle scelte dello scorso anno.

L’auspicio – conclude la consigliera – in presenza di un’emergenza così difficile da gestire, è che la maggioranza di governo della Città decida di essere concretamente vicina ai suoi cittadini restituendo diritti sottratti inopinatamente e facendo scelte che guardano lontano per restituire a Roseto gli antichi splendori”.

 

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