Roseto, presentate 14 osservazioni al PAN della Riserva Borsacchio

Roseto. “Il periodo per presentare le osservazioni al PAN sta per scadere e possiamo comunicare che il lavoro di compilazione e stesura delle Osservazioni da parte degli avvocati e tecnici dell’associazione è giunto al termine”.

Lo ha dichiarato Marco Borgatti, presidente delle Guide del Borsacchio, precisando di “aver inviato 14 osservazioni rafforzate da circa 2500 firme raccolte a sostegno e la partecipazione delle principali associazioni ambientaliste alla manifestazione del maggio scorso in difesa della Riserva Borsacchio. Il nostro auspicio era avere maggior confronto con il comune di Roseto. Al di là di un incontro pubblico 4 anni fa non c’è stato altro incontro vero ed il testo finale del PAN, modificato in questi 4 anni post presentazione, è stato reso pubblico pochi giorni prima dell’approvazione in comune”.

“Il PAN presenta criticità e lascia aperti dubbi interpretativi su eventuali future speculazioni edilizie lungo la costa. Un punto chiave delle osservazioni verte sulla classificazione delle zone della Riserva Borsacchio e puntano a difendere il tratto costiero e lasciare spazio di imprenditoria sostenibile sulle colline. Inoltre riporteremo con le osservazioni il vero simbolo della Riserva, disegnato e donato dall’architetto Andrea Cingoli, approvato dal Commissario della Riserva del 2016 e utilizzato ormai ovunque sui siti e depliant presenti in Italia ed in Europa. Ora starà alla regione intervenire e speriamo rapidamente. Il più grave problema della riserva sono stati, e sono tutt’ora, 16 anni di oblio senza regole (PAN) ed arbitri (Comitato di Gestione) che hanno bloccato tutto e tutti con pesanti norme transitorie in attesa di questi due passaggi fondamentali.

“Noi siamo scesi come sempre al fianco della Riserva intesa come bene comune, libero e accessibile a tutti. Ci siamo opposti a pericoli e progetti che possono, anche in buona fede, minare la naturalità della Riserva. Ora attendiamo l’esito e continueremo a vigilare”, conclude Borgatti.

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