Le assunzioni e la criticità dell’ospedale di Giulianova: l’affondo di Fratelli d’Italia

Teramo. “Ancora una volta la Direzione Generale della ASL di Teramo,  celebra ed esalta nuove assunzioni senza che si abbia la percezione che esse siano fatte in nome di una programmazione dettata dalle reali esigenze del territorio”.

 

Il focus viene acceso da Marilena Rossi, per conto del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, che analizza alcune operazioni in atto nella sanità teramana. Con particolare riferimento ad alcune situazioni dell’ospedale di Giulianova.

 

“ Ci viene presentata una realtà virtuale dal sapore pre-elettorale nel tentativo di nascondere una deriva sanitaria che si traduce, per mancanza di personale medico nell’ospedale di Giulianova, in una riduzione delle sale operatorie e in una palese difficoltà organizzativa della Cardiologia, dello stesso nosocomio, tale da mettere in dubbio i livelli minimi di assistenza.

L’UOC di Cardiologia-UTIC di Giulianova  è una delle due, insieme a quella di Teramo, dotata di Terapia intensiva e di attività di elettrostimolazione. Ha inoltre sempre avuto attivo un ambulatorio per esterni con elevato numero di prestazioni. Deve per questi motivi garantire la presenza di un medico h24. Ma i vertici della ASL e il Direttore del Dipartimento Cardiovascolare fanno finta di non sapere che la sola guardia attiva in reparto h24 comporta un organico di almeno sei medici, ai quali vanno aggiunti almeno altri due unità più il primario per poter garantire l’attività degli ambulatori e della elettrostimolazione.

Da gennaio 2017 ad oggi l’organico pieno, che era infatti non a caso di 9 medici compreso il direttore , si è ridotto a 4.

Situazione che impone ai medici “superstiti” turni massacranti, fino a 60 ore settimanali, con elevati rischi per operatori ed utenti. Tutto ciò viene avallato ed imposto nel più evidente disprezzo della legalità. Quest’ultima calpestata nonostante ci risultino presentati, dopo numerose segnalazioni agli stessi vertici ASL, anche esposti alla magistratura sempre attenta alle sorti della sanità locale. Ciò ha necessariamente comportato una drastica riduzione dell’attività ambulatoriale, quasi azzerata, e nell’imminente futuro, porterà a sicure riduzioni di altre attività.

Dal 1 dicembre, inoltre, ha preso servizio nello stesso Reparto un nuovo Direttore, dichiarato vincitore di concorso , assunto e messo in ruolo  nonostante il precedente Direttore facente funzioni., addirittura escluso dalla terna, avesse presentato ricorso al giudice del lavoro immediatamente dopo l’esito del concorso. Ricorso che verrà discusso il prossimo 7 febbraio.

Ci domandiamo: e se il ricorso dovesse avere esito positivo? Cosa succederebbe? L’attuale Direttore dovrebbe tornare nella ASL di origine? E chi pagherebbe i danni e le spese di una simile scelta?

D’altra parte la stessa ASL sembra non averne azzeccata una nei concorsi da Primario se su undici concorsi banditi ne sono stati espletati solo 6, e che in ben tre di questi (Chirurgia Generale Teramo, Chirurgia Vascolare Teramo e Cardiologia Giulianova) vi sono state contestazioni formali che sembrano anche ben fondate.

E’ questa la ASL che vogliamo? E’ questa la Sanità del nostro territorio? Queste sono le coccole promesse dal fuggiasco Sen. D’Alfonso e dal suo “dante causa “ Direttore Generale Roberto Fagnano ?

E’ di tutta evidenza che il progressivo depotenziamento dell’ospedale di Giulianova miri al ridimensionamento, se non alla chiusura dello stesso con il tacito consenso del centrosinistra teramano”.

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