Consigliera Tini fuori dalla maggioranza: Mariani replica al Pd di Castellalto

Le dichiarazioni pubbliche del Partito Democratico di Castellalto sulla mia persona nonché sulla conferenza stampa della Consigliera Comunale Valentina Tini, alla quale ho partecipato, mi impongono di dare un contributo di chiarezza utile a meglio definire i contorni di una vicenda che appare, a tratti, inverosimile”, a dirlo il consigliere regionale, capogruppo Abruzzo in Comune, Sandro Mariani.

“In prima battuta, però, ritengo sia importante capire chi siano gli interlocutori e i firmatari di un comunicato che si trincera dietro la dicitura “Segreteria PD Castellalto”: quale sarebbe la segreteria “firmante”? O meglio chi sarebbero i firmatari?”.

“Ora, risolto questo dubbio amletico, non posso che esprimere tutto il mio stupore per la nota firmata dalla “segreteria” castellaltese: mi sarei aspettato altrettanta veemenza e acume politico nell’analisi della situazione locale quando, negli ultimi anni, molteplici vicende hanno visto coinvolto direttamente il Sindaco in prima persona. Ad esempio, quale grido alla luna si è levato davanti alle molteplici piroette politiche che hanno caratterizzato il percorso del Sindaco Di Marco? “Rottamatore” della prima ora nel Partito Democratico, poi candidato alla segreteria provinciale, pluricandidato in Provincia dal PD e infine, fulminato sulla via di Damasco, improvvisamente transitato in Italia Viva divenendone coordinatore provinciale? Oppure, tanto per continuare, quali critiche sui vari posizionamenti amministrativi del Comune di Castellalto allineato con le prime linee del centrodestra provinciale negli enti sovracomunali, ancor di più proprio dopo l’approdo del Sindaco in Italia Viva? Ancora, potrei ricordare i risultati proprio del Partito Democratico alle elezioni politiche del 2018, decisamente non in linea con il risultato provinciale e regionale: davanti a quanto sta accadendo non sarebbe utile a nessuno fare dietrologia ma, sicuramente, riordinare gli accadimenti contribuisce a fare chiarezza su quanto accaduto in questi mesi e sull’epilogo conclamato con la conferenza stampa di due giorni fa”.

“Voglio anticipare, inoltre, anche quanti intenderanno brandire il tema del trasformismo politico per ribattere a queste mie riflessioni: oggi, il sottoscritto, è un Consigliere Regionale eletto nella lista civica di Abruzzo in Comune, in accordo con il Partito Democratico e con un mandato ben preciso anche dell’attuale segretario regionale, ossia lavorare ad allargare il perimetro del centro sinistra con le forze civiche che si riconoscono nella nostra area politica! Anche alla luce di questo mandato politico ricevuto dal nostro partito non ho mai pensato per un minuto di ingerire nelle situazioni locali o di mancare di rispetto ai cittadini di Castellalto che, in diverse occasioni mi hanno sostenuto, proprio come la Consigliera Tini. Tuttavia, le modalità con le quali è stata posta fuori dal progetto amministrativo mi hanno imposto di sostenerla nel momento in cui ha deciso di fare luce sull’accaduto: il silenzio di questi mesi, anche del Partito Democratico locale, sicuramente non ha aiutato i cittadini a comprendere ciò che avveniva tra le mura del comune. D’altronde le modalità con le quali sono state ritirate le deleghe all’ex assessore Tini e l’atteggiamento ostracizzante tenuto non sono nuovi ad un Sindaco che, già nel 2015, aveva seguito un percorso simile con l’allora vicesindaco Delli Compagni: la storia insegna ma, purtroppo, non sempre ha buoni scolari!”.

“Pertanto”, conclude il consigliere regionale, “con tutto il rispetto per ognuno, alla luce di quanto nella mia conoscenza mi permetto di dire che quelle che oggi vengono bollate come “gravi menzogne amministrative prive di pudore e ritegno” spero, in futuro, vengano smentite dall’evidenza dei fatti. Tuttavia, sin da ora, mi rendo disponibile ad un incontro chiarificatore con il PD di Castellalto per lavorare, insieme, a ricostruire un rapporto di fiducia e collaborazione reciproca con l’intera comunità democratica provinciale e regionale”.

 

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