Giulianova, Il Cittadino Governante: ‘tanti contagi, pochi controlli ma consiglio a porte chiuse’

Giulianova. “Dopo averlo chiesto verbalmente, inascoltati, il 25 luglio scorso abbiamo formalizzato la seguente richiesta al Presidente del Consiglio Comunale Paolo Vasanella: ‘Alla luce della normativa attualmente vigente sulle riaperture e con l’osservanza di tutte le misure di prevenzione, con la presente chiediamo che a partire dal consiglio comunale del 30 luglio 2021 le sedute si tengano a porte aperte’”.

Lo ha dichiarato Il Cittadino Governante, precisando che “dopo oltre un mese Vasanella risponde: ‘lo vietano le misure anti-contagio e non siamo noi a dirlo … La richiesta di Franco Arboretti, che è consigliere ed insieme medico di base, non può essere dunque accolta e va in archivio come una pretesa che è, forse, poco più di un’incomprensibile gaffe'”.

“A parte il fatto – aggiunge – che di incomprensibile qui ci sono solo il tono ed il linguaggio del Vasanella, poco consoni, come al solito, al ruolo che riveste nella massima istituzione giuliese, vorremmo replicare, nel merito, nel modo seguente: Dopo quasi un anno e mezzo di consigli comunali a porte chiuse dovrebbe essere l’amministrazione a sentire il bisogno di tenere le sedute a porte aperte, facendo tutto il possibile per riuscirci. Riteniamo che con una diversa disposizione degli scranni per i consiglieri, una minore durata di ogni seduta consiliare ed il rispetto rigoroso di tutte le misure di prevenzione previste (Green Pass, misurazione della temperatura corporea all’ingresso, mascherine di protezione FFP2 tenute per tutto il tempo, distanziamento di un metro, gel igienizzante per le mani, finestre aperte, vigile urbano per evitare il verificarsi di assembramenti e per la vigilanza del rispetto delle misure imposte) ci siano i margini per concedere l’accesso nell’atrio e nell’aula consiliare ai cittadini, ai giornalisti e a tutti i mezzi di informazione, comprese le dirette del Cittadino Governante che sin dal 2009 garantisce questo servizio con ottima qualità. Le sedute consiliari, inoltre, si possono tenere all’aperto (vari sono i luoghi già sperimentati) quando il tempo lo permette oppure al chiuso in sedi alternative come il Kursaal oppure, nel momento in cui sarà disponibile, la Sala polifunzionale dei via dei Pioppi. È veramente strano il comportamento della maggioranza di Costantini: Giulianova è ai primissimi posti in Abruzzo per numero di contagi, conseguenza del fatto che non c’è alcun controllo in città (tra l’altro sui social spesso si vedono assembramenti anche in locali appartenenti ad assessori), mentre per il consiglio comunale c’è un esagerato e sospetto rigore per cui deve continuare a tenersi a porte chiuse. Rigore che non vale per altre situazioni, come la recente presentazione nella sala consiliare della squadra di calcio! Per di più, spesso, all’inizio dei consigli manca il collegamento per la diretta radiofonica e per lo streaming, che viene ripristinato solo dopo nostre vibrate proteste.

“Abbiamo la sensazione che questa maggioranza abbia paura che i cittadini possano sapere e forse ne ha ben donde viste le innumerevoli scelte di malgoverno che nei consigli comunali evidenziamo e contrastiamo”, conclude Il Cittadino Governante.

Consigli comunali a porte chiuse. La controreplica di Vasanella

Il Presidente del Consiglio comunale Paolo Vasanella ribadisce le posizioni dell’amministrazione comunale in merito alla presenza del pubblico durante le sedute consiliari, non consentita dalle disposizioni adottate per il contenimento della pandemia. Alla richiesta di svolgere i consigli comunali a porte aperte, richiesta avanzata a luglio dal capogruppo del “Cittadino governante”, aveva risposto due giorni fa lo stesso Vasanella, rendendo noto il parere negativo espresso dal responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il dottor Gianpaolo Politi. Il consigliere Arboretti, in mattinata, ha rinnovato la richiesta e definito “strano” il comportamento della maggioranza. “Esagerato e sospetto”, a suo dire, il rigore mostrato nel persistere con l’attuazione delle misure preventive.

“ Ciò che è “strano” – sottolinea Vasanella – non è tanto la condotta dell’amministrazione comunale, quanto il fatto che, pur figurando un avvocato nel gruppo consiliare del “Cittadino governante”, Franco Arboretti continui a premere perché vengano disattese le prescrizioni dettate dal Servizio di Prevenzione e Protezione. Il rispetto delle leggi, che notoriamente sta molto a cuore al consigliere, vale per tutti, anche per la sua associazione. Insistere perché restino inapplicate le misure di prevenzione o perché si utilizzino sedi diverse, alternative improbabili alla sala consiliare, ci pare, questo sì, alquanto “sospetto”. Il timore, infatti, è che il consigliere Arboretti voglia trascinare dentro una incomprensibile deriva anarchica se stesso e i suoi sostenitori, che, è bene dirlo, possono continuare a seguire tranquillamente le dirette streaming delle seduta comunali, come fa, in buona pace, la maggioranza dei giuliesi.”

 

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