Fusione Camera di Commercio Teramo-L’Aquila. D’Alberto: “Tutti d’accordo nel sospenderla”

A distanza di qualche giorno dall’incontro, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto torna a parlare della fusione della Camera di Commercio Teramo-L’Aquila.

“Ho ritenuto doveroso interessare della questione il Ministro Di Maio e la Regione tutta, dal Presidente all’Assessore, passando per tutti i capigruppo consiliari, poiché è necessario intervenire tempestivamente: il Governo Centrale attraverso una modifica normativa già nel c.d. “Sblocca Cantieri”, la Regione attraverso una delibera che segua la strada già indicata in un caso analogo dall’Emilia Romagna”.

Sulle prospettive e sulle prossime iniziative da intraprendere, il sindaco ha concluso: “Ho pieno rispetto per il lavoro e le scelte degli organi camerali; così come sono pienamente cosciente dell’immenso lavoro che stanno svolgendo, e per il quale meritano il ringraziamento di tutta la nostra comunità, per arrivare ad una soluzione ottimale e che tenga insieme una situazione così complessa. Ad oggi, anche alla luce del giudizio pendente davanti la Corte Costituzionale, relativo alla legittimità costituzionale di tutto l’impianto normativo inerente, sta emergendo la volontà anche da parte degli organi della CCIAA di Teramo di sospendere il progetto di fusione. Se al termine di questo percorso si dovesse pervenire alla soluzione di proseguire ugualmente verso la fusione, ritenendo questa strada la più idonea date le condizioni, farò di tutto per essere al servizio del nostro territorio. Quel che è certo, però, è la mia volontà di operare nel pieno rispetto della normativa vigente e pertanto di perseguire ogni strada, politica, istituzionale e finanche giudiziaria per far si che la sede della futura Camera di Commercio resti a Teramo, con o senza fusione, così come previsto dalla legge 124 del 7 agosto 2015 e dal decreto legislativo 219 del 25 novembre 2016.”  

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