Covid, il PD: “A Teramo chiusura scuole non necessaria”

“A seguito dell’Ordinanza del Presidente della Regione, Marco Marsilio, con la quale si chiudono le Scuole Primarie e Secondarie di primo grado su tutto il territorio abruzzese, vien da chiedersi quali siano i dati discussi con la cabina di regia istituzionale e sanitaria, atteso che la situazione nella nostra provincia, non appare allarmante”. A dirlo il segretario provinciale del PD Teramo, Possenti.
“Le motivazioni addotte da Marsilio, chiudere per vaccinare il corpo docenti, sono del tutto insensate visto che ormai, senza alcuna chiusura delle scuole, tale campagna vaccinale è più che avviata: la maggior parte degli insegnanti ha già effettuato il vaccino nelle scorse settimane. Appare poi illogica la scelta di non estendere il provvedimento alle scuole dell’infanzia e ai Nidi, se la motivazione è quella di consentire ai docenti la vaccinazione.
Sulla provincia di Teramo, che rientra nella fascia arancione, il risultato di questa ordinanza è solo quello di un enorme disagio per le famiglie che si trovano a gestire una DAD sine die, senza comprendere di questa chiusura la convenienza per la Comunità. Avremmo sostenuto convintamente una chiusura delle Scuole se fosse stata accompagnata dal rafforzamento del piano vaccinale regionale a tutta la popolazione, condizione che auspichiamo avvenga. Registriamo, invece, ancora problemi di approvvigionamento circa le dosi e incertezze sui tempi”.
E ancora: “Resta immutata la nostra attenzione sulle misure per fronteggiare la pandemia e mettere in sicurezza tutti, ma, dopo un anno di sacrifici, sentiamo il dovere di tutelare i cittadini da provvedimenti che non offrono certezze e soluzioni adeguate. Appelli e proclami devono essere supportati da fatti concreti, diversamente restano una lista di buoni propositi di cui i cittadini abruzzesi non hanno affatto bisogno, per questo ci auguriamo che questa chiusura sia finalizzata alla redazione di un programma vaccinale che venga portato a termine nel minor tempo possibile”.
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