Cellino, la scuola sarà accorpata all’Istituto di Castellalto: “Strategia politica che fermeremo”

Cellino Attanasio. “Siamo di fronte all’ennesima disfatta dell’Amministrazione Del Papa”. Così esordiscono in una nota stampa congiunta, i consiglieri del gruppo di minoranza ‘Cellino nel Cuore’ Massimo Ranalli, Manfredo Cori e Guerino D’Agostino.

“Il Nostro caro Sindaco dopo essersi fatto bello davanti alla cittadinanza con una delibera dove annunciava l’accorpamento a Cellino della scuola di Canzano, ha ben pensato di percorrere la strada a Lui molto più vicina: l’accorpamento del nostro istituto a quello di Castellalto che avrebbe come conseguenza la scomparsa della segreteria scolastica cellinese. Ancora una volta siamo di fronte ad un’amministrazione che si sente leone davanti agli occhi della cittadinanza e diventa fragile pecorella nei palazzi, dove vengono prese le decisioni che contano, obbedendo forse a qualche ordine di partito, peraltro nemmeno ben definito dato il fermento nell’attuale centrosinistra.

Com’è stato qualche tempo fa per il famigerato spot “Due ponti meglio di uno”, ci troviamo oggi a fare i conti con l’imminente scomparsa dell’istituto comprensivo di Cellino Attanasio. Sarebbe stato facile percorrere la strada dell’accorpamento con Canzano, la cui amministrazione, al contrario di come hanno voluto farci credere, non è mai stata interpellata dal nostro sindaco e si è trovata a fare i conti con una delibera che l’ha trovata all’oscuro di tutto.

Capiamo che le amicizie “importanti” di Del Papa ha al di là del fiume Vomano vengano a bussare alla porta del nostro primo cittadino, ma quando a pagarne le conseguenze sono i cellinesi, non possiamo star zitti e sicuramente c’impegneremo al massimo affinché queste funamboliche strategie politiche vengano smascherate in pubblica piazza. Ci sembra offensivo nei nostri confronti, nei confronti dei cittadini che siamo stati chiamati a rappresentare e nei confronti dei cittadini che, pur avendo riposto la loro fiducia in quest’amministrazione, siamo certi non si sentano tutelati”

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