Atri, guerra in Ucraina: chiesto un consiglio comunale straordinario

Atri. “Il ripudio della guerra ‘come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’ costituisce uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico-costituzionale”. E’ questo l’argomento su cui i consiglieri comunali Ugo Giuliani e Alfonso Prosperi, del gruppo consigliare del Partito Democratico, Ilaria De Lauretis, del gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, Giammarco Marcone, del gruppo consigliare Atri civica e Paolo Basilico, del gruppo consigliare di Azione; chiedono all’Amministrazione un consiglio comunale straordinario.

“Occorre una mobilitazione imponente e corale a sostegno dell’Ucraina e della pace, per fermare la follia della guerra e per rendere i nostri bambini ed i nostri ragazzi ancor più consapevoli della bellezza e della straordinarietà di una Europa, in cui si gode dei diritti fondamentale, in cui si circola liberamente, in cui si vive in pace, e per stimolare in loro, ora più che mai, gli anticorpi alle guerre ed alle violenze, da qualunque parte provengano”, dicono i consiglieri.

E ancora: “Il Comune di Atri, attraverso il Consiglio Comunale quale massima espressione politica della città, debba:
– esprimere la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e per i bombardamenti e gli altri atti di guerra, che hanno colpito infrastrutture e messo a rischio civili inermi (compresi i bambini ricoverati per problemi oncologici), messi in atto in violazione di ogni regola del diritto internazionale e per sottomettere uno Stato sovrano, con il rifiuto di ogni tentativo d’intesa negoziale;
– chiedere al Governo italiano, agli Stati membri e alle Istituzioni dell’Unione Europea di impegnarsi in un’iniziativa di contrasto all’aggressione, assumendo le misure necessarie perché l’invasione sia fermata, l’Ucraina sia liberata e si possa tornare all’attuazione degli accordi di Minsk e al rispetto degli accordi di Helsinki;
– creare ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale, in concorso con le altre istituzioni locali, anche attraverso il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni limitrofi, e con la società civile, con particolare riguardo alle scuole di ogni ordine e grado della città capoluogo”.

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