Atri, frana di Casoli. La controreplica di Astolfi: “Ferretti distante dai cittadini”

Non si fa attendere la replica dell’amministrazione comunale di Atri alle parole della consigliere Barbara Ferretti di questa mattina in merito alla frana di Casoli.

“Stupisce e sconcerta leggere le affermazioni della consigliera di minoranza al comune di Atri, Barbara Ferretti, relative alla frana di Casoli. Nelle stesse ore nelle quali, a un anno dalla problematica che ha costretto 15 nuclei famigliari a lasciare le proprie case, noi amministratori ci adoperiamo per riportare all’attualità questo grave disagio per i nostri concittadini, tornando a sollecitare quanti, a tutti i livelli, possono e devono agire quanto prima anche in vista dei movimenti franosi ancora in atto, lei parli di strumentalizzazione, mostrando tutto il suo distacco dai problemi delle persone e il suo scarso attaccamento alla sua terra”. Cosi replica il sindaco di Atri Gabriele Astolfi a nome dell’amministrazione tutta.

“La consigliera difende a spada tratta l’operato regionale parlando di tempistiche giuste – aggiunge Astolfi – dimentica o ignora, però, che in altri comuni del teramano con problematiche analoghe che si sono verificate nello stesso periodo, ci sono stati già interventi, c’è stato l’inserimento nel cratere sismico. Una celerità forse dovuta alla presenza di esponenti politici con maggiore peso in Regione? Una supposizione sulla quale forse anche la consigliera Ferretti dovrebbe riflettere. Come emerso dalle analisi del geologo Angelo Iezzi, si tratta di una paleofrana che si è riattivata a seguito delle avversità atmosferiche del gennaio 2017, nulla a che vedere con la cattiva gestione e manutenzione dell’acquedotto come insinua senza alcun supporto tecnico la consigliera. La invitiamo a essere presente seriamente sul territorio, anche la minoranza può fare la sua parte per aiutare i cittadini”.

“Da parte dei proprietari non c’è interesse a strumentalizzare questa vicenda – aggiunge l’avvocato che assiste le famiglie sgomberate, Wania Della Vigna – aspettano invece risposte alle loro domande e sperano di poter tornare nelle loro case quanto prima. In questo anno abbiamo partecipato a tavoli e incontri con la Protezione Civile, siamo stati a riunioni in Regione e in Comune per seguire gli sviluppi della situazione. Dispiace sapere che qualcuno legga dietro queste lecite e giuste sollecitazioni delle strumentalizzazioni politiche solo per la concomitanza con le elezioni. Il 3 febbraio dello scorso anno anziani, adolescenti e bambini sono stati sradicati dalle loro case, trasferiti prima in albergo poi da amici e infine in autonome sistemazioni. Ci sono famiglie che continuano a pagare mutui per case che non possono abitare, ragazzi seguiti da psicologi per il trauma subito. Loro vogliono sapere quando tornare a casa, se e quando verranno fatti i lavori pubblici. Noi qualche settimana fa abbiamo chiesto un incontro al Comune e abbiamo ritenuto opportuno fare il punto sulla situazione. Serve compattezza in questi casi. L’auspicio è che arrivino risposte e azioni concrete”.

 

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