Alba Adriatica, piano demaniale. Pd:”la spiaggia è di tutti e il comitato non deve rivendicare posizioni personali”

Alba Adriatica. “La spiaggia è di tutti e il comitato anti-erosione, invece di impegnarsi sulle finalità statutarie, utilizza il nuovo piano spiaggia per avanzare rivendicazioni non di categoria, ma personali”.

 

Mai come in questo frangente, i temi legati all’erosione e alla variante al piano demaniale, di recente elaborato dall’amministrazione comunale di Alba Adriatica, sono al centro del dibattito politico e non solo. Ne è la conferma il documento diffuso dal circolo cittadino del Pd, che mostra un malcelato malessere per le esternazioni del comitato anti-erosione.

 

“Il Piano Demaniale per Alba Adriatica”, si legge in una nota, “è un importante strumento di programmazione sul territorio che deve contemperare esigenze che vengono da più parti, dal cittadino che vuole legittimamente utilizzare questo bene, dal turista, dagli operatori turistici, dai balneatori, da chi ama l’ambiente naturale e non può essere un abito cucito su misura solo sulle esigenze di 3 o 4 concessioni. Un Piano equilibrato che parta dall’esistente per proporre soluzioni compatibili e di sviluppo, che non può essere diviso strumentalmente in spiaggia nord, sfortunata, e in spiaggia sud, privilegiata e colpevole di non aver avuto un’erosione e che, se la Regione ritarda ancora ad intervenirci, presto e bene, rischia la stessa fine. Questa si, una incitazione ad un odioso aspetto di “divisione cittadina” che incentiva, e non porta ad unità, i fenomeni di divisione sociale già serpeggianti”.

 

Il circolo Dem, guidato da Paolo Tribuiani torna a ricordare quelle che sono le competenze dei vari enti. Quelle comunali, sulla pianificazione del litorale, a quelle regionali, in tema di tutela del patrimonio cittadino, che nel caso di specie è la spiaggia. “La competenza, oggi, è della Giunta Marsilio e referente regionale del problema erosione è il Sottosegretario alla Presidenza De Annuntiis, citato poco e niente dal Comitato per chiari motivi politici di appartenenza”. Dem che ricordano i mancati interventi negli ultimi due anni e i mancati rimborsi per le attività balneari.

 

Sono le sue promesse mancate, gli impegni non mantenuti”, si legge ancora, “l’oggetto di contestazione del Comitato Antierosione, non l’Amministrazione Comunale e il suo Piano Demaniale, su cui è stato aperto per volontà dell’assessore competente un confronto costruttivo”, prosegue la nota. Se il Comitato Antierosione vuole condurre una battaglia vera e leale contro l’erosione della costa, e non utilizzare l’occasione del Piano Demaniale per una strumentalizzazione politica, forse a mezzadria, possiamo anche condividerla, come condividiamo da sempre i disagi degli operatori del settore attanagliati dai processi di erosione, come siamo certi farà tutta la città e l’Amministrazione comunale.

Oggi ci sono prospettive nuove, nuove speranze con l’importante strumento del Next Generation EU (Recovery Plan) che il Governo può mettere a disposizione per grandi progetti strategici, come richiede la dimensione del problema erosione sulla costa teramana e i suoi risvolti economici e sociali, finanziando i progetti delle Regioni anche in chiave ambientale. Ed è da qui che devono partire i confronti e le proposte che possano mettere una parola definitiva sul problema erosivo e restituire futuro alla nostra città, con un impegno comune e senza divisioni, coinvolgendo come interlocutore la Regione”.

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