Roseto, prime scintille in Consiglio. Pavone: “Abbiamo solo 50mila euro in cassa sino al 31/12. Colpa di chi ci ha preceduto” NOSTRO SERVIZIO


Un Consiglio Comunale che non è passato inosservato, il primo davvero operativo dopo quello dell’insediamento tenutosi al Palamaggetti.

A Roseto le prime scintille tra maggioranza e opposizione hanno tenuto banco con il primo intervento del capogruppo di Fare per Roseto Enio Pavone che ha criticato la precedente amministrazione per una serie di motivi.

A cominciare dal personale che l’amministrazione del sindaco Mario Nugnes avrebbe trovato demotivato e con dipendenti fuori posto. Debiti pregressi non pagati nei confronti delle ditte che negli anni hanno svolto lavori d’urgenza per conto del Comune, soprattutto nel periodo delle abbondanti nevicate del 2017, un fondo riserva di fatto inesistente perché prelevato dall’esecutivo precedente guidato dall’allora sindaco Sabatino Di Girolamo. Pavone ha rincarato la dose dicendo che l’Ente sino alla fine dell’anno avrà scarsissime risorse per fronteggiare le emergenze.

Critiche all’indirizzo della nuova amministrazione sono piovute invece dal capogruppo di Identità Culturale Rosetana William Di Marco che ha bacchettato Nugnes per non aver coinvolto le opposizioni della scelta della location per il Consiglio d’insediamento che si è svolto al Palamaggetti.

Per quell’evento spesi dal Comune poco più di 1100 euro. Soldi che secondo Di Marco potevano essere utilizzati per sistemare spazi pubblici.

Assenti in Consiglio l’assessore Francesco Luciani e la presidente Gabriella Recchiuti, entrambi in quarantena perché a contatto con familiari che hanno contratto il covid. A Teresa Ginoble il ruolo di presidente del Consiglio.

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