Ciancaione: ‘Roseto merita democrazia partecipativa’

Roseto. “Non è possibile amministrare la città senza capire quali siano gli interventi da fare e come farli, ma soprattutto non è possibile intervenire senza ascoltare le esigenze dei cittadini”.

Nel progetto politico della candidata sindaco al Comune di Roseto per la Libera Coalizione Progressista, Rosaria Ciancaione, viene evidenziato a chiare lettere come gli amministratori non possano evitare di stare in mezzo alla gente, a fare della democrazia partecipativa, ad ascoltare le voci del territorio.
L’ascolto, il coinvolgimento e la consultazione di cittadini, associazioni, gruppi portatori di interessi, sui vari temi, avverrà tramite consigli di quartiere eletti dagli stessi residenti.

“L’ascolto è fondamentale perché solo chi vive in una determinata zona del territorio sa come stanno le cose”, afferma la candidata sindaco, “e lavorando assieme ad una buona amministrazione si riuscirà sicuramente ad ottenere i risultati sperati. Solo così sarà possibile trovare le giuste soluzioni”.

Il programma della Libera Coalizione Progressista prevede la presenza costante sul territorio nella sua unicità e, quindi, nei suoi luoghi, nelle sue frazioni, in tutti i suoi quartieri, da parte del Sindaco e degli altri amministratori comunali.

“Roseto ha bisogno di amministratori che ascoltano, valutano, approfondiscono e studiano”, rileva Rosaria Ciancaione, “tutto quello che negli ultimi 15 anni, soprattutto negli ultimi 5 anni disastrosi sotto i punti di vista, non sono stati fatti. Come nel caso del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale del Borsacchio, adottato (con il mio unico voto contrario) in una maniera avulsa rispetto a quelle che erano le esigenze della città e delle associazioni che hanno tenuto in piedi gratuitamente questa Riserva, salvaguardandola con quell’amore che gli amministratori rosetani non hanno mostrato di avere”.
La partecipazione, nelle intenzioni della Libera Coalizione Progressista, tornerà un diritto dei cittadini e la sussidiarietà l’elemento portante della democrazia partecipativa.

“A differenza di quanto crede chi amministra ancora la città, i cittadini non hanno la memoria corta”, insiste la candidata sindaco, “non possono dimenticare quello che è accaduto in particolare negli ultimi cinque anni di gestione Di Girolamo – Ginoble, che ha agito senza ascoltare il parere di nessuno con scelte fuori luogo, distruggendo ad esempio i servizi sociali che erano un fiore all’occhiello per tante realtà della nostra Regione”.
Necessario quindi un continuo confronto con la città per determinare la nascita di una vera comunità partecipativa, fatta di diritti e doveri per il popolo e per l’amministratore.

“Noi ridaremo i diritti a cittadini e cittadine perché il popolo ha diritto a suoi diritti e non deve chiedere un favore per ottenere ciò che gli spetta”, conclude Rosaria Ciancaione, “Non è possibile, è inaccettabile doversi mettere in ginocchio per ricevere un qualcosa che l’amministratore avrebbe il compito di dare. Tagliare l’erba alta sul territorio non è un favore che si fa ai cittadini ma un dovere dell’Amministrazione. Solo un’Amministrazione corretta potrà pretendere che il cittadino faccia attenzione ad essere a sua volta corretto e che si senta in dovere di ripagare chi nei suoi confronti si comporta adeguatamente”.

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