Elezioni Teramo, la denuncia del Pd: “Perché non si rimuovono le affissioni abusive di Di Stefano?”

affissioniTeramo. “Faccioni elettorali”, la storia infinita. Questa volta è il Partito Democratico a puntare il dito contro alcune affissioni abusive ancora presenti a Teramo.

“Da diversi giorni – affermano – sono stati affissi a Teramo decine e decine di manifesti abusivi dell’Assessore Comunale Rudy Di Stefano, candidato al Comune nella lista di centro-destra “Futuro In” di Paolo Gatti a sostegno del Sindaco Maurizio Brucchi. I manifesti abusivi di Rudy Di Stefano sono stati attaccati in modo selvaggio in diverse zone della Città arrivando perfino a deturpare le pensiline degli autobus, come nel caso delle frazioni di Caprafico, Villa Romita e Forcella. Altri manifesti abusivi dell’Assessore Di Stefano sono stati affissi anche sulle Cabine dell’Enel Gas, come a Scapriano, o sulle mura di edifici privati, come a Castagneto e Fonte Del Latte. Le affissioni di manifesti al di fuori degli spazi consentiti oltre ad essere vietate per legge, ancor più in campagna elettorale, deturpano il decoro urbano della Città”. 

Il Partito Democratico di Teramo perciò si chiede: “Perché a distanza di diversi giorni, i manifesti abusivi dell’Assessore Di Stefano, non sono stati rimossi dalle Autorità competenti, come prevede la Legge?  Il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, che ha sempre detto (ma solo a parole) di voler combattere l’abusivismo e di volersi impegnare per la cura del decoro urbano della Città, condivide le “affissioni selvagge” del “suo” Assessore Rudy Di Stefano? Sono tollerabili questi comportamenti da parte dell’Assessore che ha la delega alla cura e al decoro della Città? Come mai il Presidente di un associazione cittadina, che in questi anni ha puntualmente segnalato a mezzo stampa tutte le affissioni abusive che avvenivano a Teramo, stavolta non parla? Forse perché è amico dell’Assessore Rudy Di Stefano? O forse perché lui stesso è candidato nelle fila del centro-destra, sempre a sostegno di Brucchi?”.

Impostazioni privacy