Civitella del Tronto, Marcellini: sulla Tares demagogia e disinformazione

Civitella del Tronto. “Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico”. Così l’assessore Gabriele Marcellini risponde al consigliere di minoranza Giuseppe Zunica che sull’applicazione della Tares continua – a detta della giunta guidata dal sindaco Cristina Di Pietro – a fare demagogia e totale disinformazione.

 

 

Una replica ferma nei contenuti, quanto sobria e pacata nei toni. Il primo sbaglio il consigliere di minoranza – fa notare l’amministratore – lo commette in sede di consiglio durante l’approvazione del bilancio di previsione 2013, quando ignora che per tornare alla Tarsu – su suggerimento suo e dell’altro consigliere Luca D’Alessio – occorre produrre la copertura finanziaria alternativa. Tradotto in soldoni: oltre 350 mila euro. “ Ma non contento di questa clamorosa dimenticanza – argomenta Marcellini – Zunica preferisce perseverare nell’errore facendo della facile demagogia. Divulgando cioè volantini porta a porta per tacciare questa amministrazione di vampirismo fiscale nonostante sapesse che, per evitare il dissesto delle casse comunali, applicare la nuova imposta Tares era l’unica strada percorribile. Cercando di dimostrarci il più possibile equi nelle scelte”. L’assessore ricorda come per le attività imprenditoriali l’amministrazione abbia avuto premura di incontrare le associazioni di categoria raccogliendo una serie di osservazioni. “ Per questo, in un momento di crisi economica così difficile dove in tanti sono costretti a chiudere i battenti, – precisa l’assessore – abbiamo utilizzato le aliquote più basse per quelle attività che più di altre sono state penalizzate dal regolamento europeo alla base della Tares (chi più inquina, più paga) e caricando solo il 25% dell’intera tassa su queste utenze. Oggi quindi è paradossale che il consigliere Zunica si erga paladino di queste categorie quando in consiglio comunale pretendeva che il 50% dell’intero introito della Tares andasse caricato proprio alle attività”: In sostanza chi si è visto arrivare una cartella da tremila euro, avrebbe pagato – se fosse passato il 50% – il doppio. Capitolo relativo alle famiglie: per quelle più numerose anche qui l’amministrazione ha applicato le aliquote più basse, penalizzando un tantino le famiglie con un unico componente ma predisponendo allo stesso tempo un fondo sociale per andare incontro a quei nuclei in particolari condizioni di disagio. La replica al consigliere Zunica rappresenta anche l’occasione per ricordare che sono state lasciate inalterate le aliquote Imu e l’addizionale Irpef e che i cittadini non dovranno pagare la cosiddetta miniImu. In più in soli 6 mesi sono stati risparmiati 36.926 euro sulle indennità di carica corrisposte agli amministratori rispetto al 2012.
Prosegue intanto l’attività di accertamento delle superfici non dichiarate che da giungo a dicembre attesta a 21.450 i metri quadrati scovati (+ 15% rispetto al 2012). Un’operazione che consentirà al contribuente corretto di pagare meno. “La lotta all’evasione e il passaggio al porta a porta (dal prossimo 3 febbraio) – spiega ancora Marcellini – con un risparmio sul costo del servizio di 50 mila euro costituiscono le misure che l’amministrazione ha messo in atto per ridurre dal 2014 le tasse”.

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