Piano Regolatore, Castellalto punta alle strutture turistiche

castellalto_comuneCastellalto. Il Comune di Castellalto ha adottato la nuova normativa urbanistica del piano regolatore. L’obiettivo è quello di apportare delle misure per favorire il recupero del patrimonio esistente valorizzare allo stesso tempo in un’ottica tutta turistica e di sostenibilità una differenziazione di usi nelle zone agricole (ostelli, bed and breakfast, country house, micro-ricettività ambientale, attività all’aperto etcc.) oltre che ad una puntuale e più attenta azione di qualificazione di spazi e luoghi pubblici riservati al verde pubblico e privato.

Per questo, nell’ultimo Consiglio comunale è stata anche recepita il cosiddetto decreto sviluppo regionale, che consente di ottenere da subito premi di cubatura fino al 50 per cento sul patrimonio esistente di natura residenziale e produttivo, consentendo cambi di destinazione d’uso più utili e confacenti alle condizioni socio-economiche territoriali ormai mutate.

Non solo. Sui premi di cubatura  e cambi di destinazione d’uso di locali da destinare a prima casa saranno concessi incentivi economici notevoli, come da esempio quelli sulla prima abitazione che prevedono la completa esenzione del plusvalore. Inoltre, sono state inserite delle agevolazioni da concedere in base alle fasce di reddito certificato ISEE. Altri incentivi sono stati previsti per chi recupera il patrimonio esistente e decide di spostare la propria residenza a Castellalto e a chi propone di interventi quali-quantitativamente sostenibili a livello ambientale.

“Portiamo a cmpimento – è il commento del sindaco Vincenzo Di Marco – il primo step del nostro programma elettorale, che punta nel quinquennio a trasformare l’approccio di programmazione e sviluppo territoriale, condividendo con un percorso di partecipazione inclusivo di tutte le componenti tecniche e imprenditoriali del territorio comunale. Possiamo dire che a Castellalto è iniziata la fase di Urbanistica 2.0, nuova nel merito e nel metodo, che vuol far sì che l’edilizia sia ancora un asse portante dell’economia comunale, ma che si caratterizzi di più, dopo un grande e recente periodo di espansione del nuovo, nel recupero e nella  valorizzazione dell’esistente avviando nel concreto il raggiungimento dell’obiettivo di consumo zero del territorio”.

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