Pineto, Di Pietrantonio: ‘no ai fanghi di Ortona al largo della Torre di Cerrano’

Pineto. “Apprendo con grandissima preoccupazione che il Servizio Gestione dei Rifiuti della Regione Abruzzo avrebbe espresso parere favorevole alla prosecuzione dell’iter burocratico afferente i lavori di escavazione ed approfondimento dei fondali del bacino portuale di Ortona, con conseguente smaltimento dei fanghi provenienti da tale operazione al largo della Torre di Cerrano”.

Così esordisce il consigliere comunale di opposizione Luca Di Pietrantonio che “è di certo paradossale, oltre che gravissimo, che un’operazione di sversamento di circa 342.000 mc. di fanghi venga posta in essere nei pressi di un Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.), coincidente sia dal punto di vista geografico, che amministrativo con l’Area Marina Protetta ‘Torre del Cerrano’; così come gravissimo che l’amministrazione comunale di Pineto non abbia, ad oggi, preso una posizione ferma e decisa su tale questione, ma abbia posto in essere il solito atteggiamento abulico, infingardo e prono al volere degli Enti sovraordinati.
La mia preoccupazione cresce in maniera esponenziale poichè non vi è stata in merito a tale intervento la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (ex Direttiva Habitat 92/43/CEE e decreti applicativi e di recepimento), all’interno della quale sarebbe stato obbligatorio richiedere il parere del gestore del SIC, quindi del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, che avrebbe dovuto analizzare, con appositi studi, l’incidenza dell’intervento di che trattasi sugli habitat e sulle specie protette. Cui aggiungasi che, ad oggi, non v’è stata alcuna valutazione di soluzioni alternative allo sversamento in mare dei fanghi, quale ad es. poteva essere il loro trattamento per un riutilizzo sulla terraferma, nel ripascimento degli arenili ovvero nelle lavorazioni, peraltro già previste, per l’ampliamento del porto dio Ortona.

“E’ quindi palese che la questione sia molto delicata e dal tenore delle notizie che si susseguono, emerge chiaramente che si tratta di un’operazione ad altissimo impatto ambientale, che ritengo vada assolutamente contrastata ed impedita – incalza Di Pietrantonio – Nella certezza che il nostro mare non possa essere adibito a “discarica” e che ad oggi, non vi sia alcuna contezza sui reali effetti di tale sversamento, mi associo fermamente alle entità, in primis l’AMP, e alle associazioni di categoria che, sin dall’inizio, hanno espresso forte contrarietà a tale incauta operazione che, andrebbe senz’altro a contaminare l’ambiente marino, nonché a porre a rischio la maggior risorsa del nostro territorio, ossia il turismo”.

“E’ necessario, pertanto, che l’amministrazione comunale di Pineto, si dia finalmente una svegliata, rappresentando nelle opportune sedi (regionali, statali e, se del caso, europee) i diritti del nostro territorio, senza escludere il ricorso a qualsivoglia iniziativa, anche di natura legale, al fine di scongiurare qualsivoglia qualsiasi scellerata attività di contaminazione ed inquinamento del nostro mare”, conclude Di Pietrantonio.

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