Teramo, Provvisiero: “Subito una programmazione chiara per le scuole”

“Siamo delusi e anche un po’ scoraggiati, ma non ci fermeremo fino a quando non ci saranno dato quanto ci spetta”. L’assessore comunale alla Pubblica Istruzione teramana, Caterina Provvisiero, nella sua doppia veste di amministratore e dirigente scolastico, commenta con un non nascosto malessere le indicazioni arrivate dal Governo per quanto riguarda la ricostruzione e gli interventi necessari sull’edilizia scolastica a seguito del terremoto.

Perché a settembre, così come aveva anticipato anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, le cose resteranno esattamente come sono ora. Seppure ci siano state rassicurazioni sulla realizzazione di un polo scolastico che, dapprima individuato nell’area della D’Alessandro ora invece nella ex San Giuseppe, dovrebbe consentire all’amministrazione di tamponare in parte l’emergenza.

E, in attesa della consegna da parte dei tecnici incaricati dei risultati delle verifiche sismiche negli edifici scolastici di competenza comunale che consentirà di partire con la revisione del piano scolastico, parla della necessità di una programmazione chiara e rapida.

“Sappiamo che le cose da fare sono tante e i finanziamenti latitano”, dice la Provvisiero, ricordando come ad essere sottoposti a ristrutturazione in una prima fase saranno solo gli edifici di categoria D ed E, mentre per gli altri di categoria A, seppur con indici di vulnerabilità bassi, bisognerà attendere dei fondi pluriennali ancora da individuare. “Ma per l’inizio del prossimo anno scolastico dobbiamo avere ben stabiliti i passi da compiere. Certamente alcune scuole saranno chiuse, altre accorpate e, per portare tutti gli edifici alla soglia di vulnerabilità 1, si dovranno programmare interventi che verranno fatti un po’ alla volta”.

Per l’assessore, che come dirigente si troverà anch’essa a dover fornire risposte al personale, agli alunni e alle famiglie riguardo alla sicurezza della propria scuola, infatti, la priorità dell’amministrazione comunale deve essere il piano di riorganizzazione delle scuole comunali per la loro messa in sicurezza, tenendo anche conto delle esigenze delle realtà più periferiche o frazionali.

“Comprendiamo l’importanza della scuola nei paesi”, prosegue la Provvisiero, “che a volte restano gli unici elementi di aggregazione delle comunità, e faremo di tutto per garantire anche ai piccoli centri, per quanto possibile le scuole. E continuiamo a mantenere alta l’attenzione su questa problematica perché è interesse di tutti avere scuole sicure”.

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