Nereto, appalto Romeo Menti: esposto in Procura del M5S

 

Nereto. Un esposto in Procura sul Romeo Menti. E’ quello che il Movimento 5 Stelle (il deputato Andrea Colletti e il consigliere comunale Fabio Cinì) ha depositato nelle ultime ore per far luce sulla vicenda relativa all’appalto relativo alla riqualificazione del vecchio campo sportivo di Nereto.

 

L’esposto è stato trasmesso anche alla Corte dei Conti e all’Anac, l’autorità anti-corruzione.

 

I portavoce pentastellati, in base alla documentazione in loro possesso, hanno descritto tutta la vicenda chiedendo a Procuratore della Repubblica di esaminare l’esposto al fine di accertare se i fatti e le condotte possano portare ad una responsabilità penale ed erariale. In particolare, di accertare la regolarità delle procedure e delle modalità con cui si è arrivati all’aggiudicazione dell’appalto e al successivo provvedimento di sospensione dei lavori.

 

“Da un lato abbiamo la vecchia amministrazione comunale”, si legge nella nota, “appaltante dei lavori, che chiede l’immediata attuazione del progetto e quindi la ripresa dei lavori; dall’altro lato abbiamo l’attuale amministrazione la quale afferma che trattasi di un progetto per il quale non ci sono i fondi necessari per realizzarlo e costellato da numerosi errori e mancanze a livello tecnico. Una vicenda nella quale si vedono due amministrazioni Comunali (dell’epoca e attuale) scaricarsi addosso responsabilità, colpe, errori, imperizie. Un gioco allo scaricabarile che ormai dura da anni. Ma in tutto questo squallido teatrino il cittadino che posto occupa? Avete detto loro tutta la verità? I cittadini, non sapendo più a chi credere, hanno ereditato una buca in pieno centro. Uno scempio lasciato da un modo di fare politica completamente errato che non guarda ai veri interessi della nostra piccola comunità”.

 

 

Il Movimento 5 Stelle Nereto, già prima di entrare in Consiglio Comunale, aveva espresso il proprio parare riguardo la questione “Riqualificazione del Campo Sportivo Romeo Menti”, ritenendo fosse opportuno presentare alla cittadinanza una serie di progetti e sarebbero stati i cittadini stessi a scegliere la soluzione che più li soddisfaceva. I cittadini devono essere sempre al centro delle decisioni prese, soprattutto quando il tema è quello delle opere pubbliche.

 

Secondo Cinì “le carte ed i documenti che abbiamo sottoposto alla Procura della Repubblica sono allarmanti e piene di contraddizioni”. “Si tratta di un modo di fare amministrazione della cosa pubblica in spregio della trasparenza ma soprattutto delle regole di diligenza che ogni amministratore dovrebbe utilizzare” attacca il consigliere pentastellato.

“E’ una vicenda kafkiana e speriamo che la Procura di Teramo faccia luce al più presto” afferma il deputato Andrea Colletti. “E’ stato doveroso da parte nostra studiare la documentazione e presentare questo esposto affinché una volta per tutte possano essere fugati i dubbi e le perplessità che giustamente attanagliano i neretesi sulla problematica ex area Romeo Menti” affermano Colletti e Cinì.

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