Nereto, accreditamento scaduto: sfuma finanziamento da 220mila euro per il nido

Nereto. L’accreditamento regionale è scaduto e il Comune di Nereto vede sfumare un finanziamento potenziale da 220mila euro per servizi dedicati alla prima infanzia.

 

Il caso viene sollevato dal Movimento 5 Stelle, sulla scorta del report della Regione Abruzzo relativo gli esiti dell’avviso pubblico legato al rilancio del piano per lo sviluppo dei servizi educativi alla prima infanzia.

 

Attività che prevedeva risorse complessive per il comuni abruzzesi pari a 4,5milioni di euro, in parte destinata all’ampliamento dei servizi esistenti o di nuovi servizi, e in parte per il sostegno economico alla famiglie per il pagamento delle rette.

All’avviso pubblico ha preso parte anche il Comune di Nereto, che ha presentato un progetto per un importo di 236mila euro: 220mil come contributo regionale, la restante parte da sostenere con fondi propri.

Uno di criteri per poter essere ammessi al finanziamento, era essere quello di essere accreditati in conformità alla disciplina dei servizi educativi alla prima infanzia.

 

“Il progetto in questione è stato dichiarato non ammissibile”, scrivono gli attivisti del Movimento 5 Stelle, “in quanto era scaduto il provvedimento di accreditamento. L’articolo in questione, impone di essere accreditati alla regione Abruzzo, ossia essere in possesso di un sistema di requisiti di qualità aggiuntivi rispetto a quelli richiesti per l’autorizzazione. Il provvedimento di accreditamento è valido per tre anni ed è requisito necessario per l’accesso ai contributi erogati dalla Regione Abruzzo”.

 

In poche parole, la richiesta di finanziamento è stata rigettata perché il procedimento relativo all’accreditamento non è stato rinnovato.

 

” Il Comune ha perso la bellezza di 220mila euro per  delle mancanze burocratiche”, incalza il Movimento rappresentato in consiglio comunale da Fabio Cinì. “Il tutto per non aver rinnovato un semplice accreditamento ai servizi educativi per la prima infanzia.

Per una piccola realtà come la nostra, perdere una somma di questa portata significa avere un grandissimo danno economico.

Soprattutto vuol dire non dare un sostegno concreto al proprio paese, alla propria cittadinanza.

 

Ed è per questo che è stato doveroso da parte nostra interrogare il Sindaco e tutta la Giunta “chiedendo conto delle responsabilità degli amministratori e dei funzionari che con il loro comportamento omissivo hanno provocato, per il mancato accreditamento o rinnovo dello stesso presso la Regione Abruzzo, nonostante che all’art. 2 dell’avviso pubblico fosse scritto in maniera elementare, la perdita di un contributo pari ad euro

220.000 per il miglioramento e l’attivazione del servizio educativo per la prima infanzia finalizzato ad un concreto aiuto e sostegno alle famiglie nella crescita dei bambini”.

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