Vietato essere sepolti a Casoli di Atri: dopo 9 anni nessuna soluzione per il cimitero

Atri. Dopo nove anni di attesa nessuna soluzione concreta per il cimitero di Casoli Atri.

La denuncia è della consigliera comunale del Partito Democratico, Barbara Ferretti, precisando che “nell’ultimo Consiglio Comunale l’Amministrazione ha presentato il Documento Unico di Programmazione per il periodo 2017-2018 che chiude il secondo mandato della Giunta Astolfi. Il programma nei suoi obiettivi prevede ancora le stesse ‘chiacchiere’ della prima campagna elettorale, a dimostrazione che praticamente nulla è stato fatto; due lustri di promesse, vuoto politico e mancanza di scelte. L’unico lavoro pubblico svolto a Casoli è stata la pavimentazione dei vicoli concludendo semplicemente la scelta che altri avevano fatto per la Frazione; altrimenti solo normale manutenzione. Mai nessuno era arrivato così in basso! Culturalmente non c’è stata nessuna idea. Anzi, è stata trasferita ad Atri anche Casoli Pinta privandola ‘dell’identità’ che ha reso unica la manifestazione. Il welfare è ai minimi storici. In pratica nessuna traccia di questa amministrazione resterà ai posteri”.

Per la consigliera PD “resterà vivo, però, il ricordo di aver tolto ai Casolani anche la dignità della sepoltura in loculo. L’esigenza di ampliare il cimitero era presente già dieci anni fa, periodo a cui risalgono le prime richieste dei cittadini. Diverse in merito sono state le mie personali interrogazioni, richieste di informazioni in ufficio e sollecitazioni. Prima, hanno commesso l’errore tecnico nella richiesta dei fondi alla Cassa Depositi e Prestiti. Ora promettono che il problema sarà risolto con un project financing”.

Nove anni per progettare e realizzare nuovi loculi. Tanti, forse troppi per Barbara Ferretti che si domanda “o forse per averli stanno pensando di farci aspettare la terza campagna elettorale?”

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