Milano. Sorride. È un sorriso che esce direttamente dal cuore del grande Gillo Dorfles, 107 anni tra pochi giorni. È straordinario stargli accanto, parlargli a stretto contatto di gomito perché si percepisce la certezza di dialogare con la storia.
E lui, il grande vecchio, ma forse sarebbe più etico definirlo il grande Maestro dell’Estetica e della Cultura italiana del Novecento, docente universitario, medico psichiatra, critico d’arte, pittore, filosofo, pianista, scultore, scrittore e poeta ci accoglie con particolare riguardo (insieme al fotografo Vincenzo Fedecostante e all’enologo Vittorio Festa) nella sua casa museo elegantemente arredata, situata nel cuore di Milano. Verissima l’analisi fatta recentemente proprio su Dorfles dal pittore e scultore Giorgio Celiberti: “Gillo è un personaggio affascinante, sempre nuovo, oserei dire unico. Si presenta senza false sovrastrutture: alla sua bella età è capace di un’immaginazione sognante. Un artista disinteressato al successo, ama accarezzare la verità della realtà. Ama assaggiare la preziosità delle cose inutili. Spesso si è attanagliati alla esigenza di lottare contro il tempo e di lasciare tracce del nostro linguaggio”.
Pochi giorni fa ho avuto il piacere e l’onore di incontrare e intervistare Gillo Dorfles, per Radio Delta 1. Professore che cos’è la bellezza? “Credo che nessuno possa rispondere a questa domanda. Intanto perché per ogni persona la parola bellezza ha un significato diverso e poi perché questo concetto di bellezza ideale è talmente lontano alla nostra civiltà; nessuno al mondo può trovare un giusto paragone di bellezza dopo aver visto un tempio greco”. Si lascia abbracciare. Adora il vino e degusta con angelica piacevolezza un Montepulciano d’Abruzzo Riserva versatogli con cura e attenzione quasi maniacali da Vittorio Festa. Brindiamo alla bellezza e alla vita. Torna a sorriderci. Lo salutiamo mentre i suoi piccoli occhi curiosi e pieni di senso di libertà ci accompagnano, rispettosi, verso la porta. Grazie Professore e auguri speciali di Buon Compleanno. (Foto Vincenzo Fedecostante)
Francesco Rapino