Elezioni Tortoreto, Monti-Marconi: il centrodestra sceglie il candidato. Opzione primarie

Tortoreto. Due nomi per la candidatura dell’area di centrodestra, che dovrà necessariamente essere unita.

Da una parte Gino Monti, sindaco dal 2009 al 2014, dall’altra Francesco Marconi, che nello stesso periodo è stato assessore in Provincia. Il vertice del centrodestra di venerdì sera ha detto almeno un paio di cose. La prima, forse la più importante, è la ricerca dell’unità. Una lista unitaria dell’intera area in modo da evitare frammentazioni che potrebbero risultare deleterie. Un’area politica che si è ritrovata numerosa in uno dei passaggi, forse, più importanti della fase pre-elettorale.

Il secondo elemento emerso dal vertice, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti provinciali dei vari partiti, riguarda le due figure che hanno dato la disponibilità alla candidatura: ossia Gino Monti e Francesco Marconi. Altre possibili candidature di area, venerdì non sono emerse. Anche Alessandra Richi ha ribadito il suo impegno, ma non attraverso la candidatura. In poche parole ora bisognerà arrivare ad una sintesi che non faccia rima con spaccatura.

 

Ipotesi primarie. Sul tavolo del confronto nato, si è fatta strada anche l’ipotesi di decidere il candidato del centrodestra attraverso le primarie. Percorso in parte tentato anche dal centrosinistra. Monti e Marconi hanno dato la loro disponibilità a misurarsi alle primarie qualora non si riesca poi a decidere in maniera diversa. Di sicuro, entrambi i pretendenti, partendo da assunti diversi, non sembrano intenzionati, almeno in questa fase, a fare passi indietro, come era successo tre anni fa. L’ex sindaco ha già detto di voler ripartire dall’esperienza amministrativa del 2009, che ha etichettato in maniera positiva. Marconi, invece, punta molto sul rinnovamento.

 

Il percorso. Nelle prossime ore inizierà un lavoro di consultazione con partiti politici, associazioni e società civile per verificare quella tra le due che potrebbe essere la candidatura migliore. Qualora il nodo non venisse sciolto, si arriverebbe alle primarie. Appuntamento intermedio, prima delle amministrative, che andrebbe in ogni caso perfezionato nel giro di un mese, stante ancora l’incertezza della data del voto. Il percorso sarà seguito da una specifica commissione che poi è la stessa, con le opportune integrazioni, che ha dato vita al progetto politico del 2009 e del 2014.

 

 

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