Teramo, Mariani: ‘risolvere caso De Benedictis e rivedere normativa socio-sanitaria’

Teramo. “Ne abbiamo già discusso in sede di Commissione, ma il prolungato stato di agitazione dei dipendenti della De Benedictis è il paradigma più immediato del fatto che occorre dotarsi di un rinnovato dispositivo di legge regionale nel regolamentare una situazione che dimostra di essere arrivata al collasso.”

Con queste parole il Capogruppo Mariani commenta la preoccupante situazione che coinvolge circa novanta lavoratori della casa di riposo di Teramo, transitata da ex Istituto di Beneficienza, in Azienda di Servizi alla Persona con l’ormai famosa legge regionale 17 del 2011.

“La sempre più necessaria integrazione tra il mondo del sociale e quello sanitario – continua Mariani – richiede una maggiore attenzione dell’istituzione regionale. Il percorso avviato nel 2011, ad oggi non ha ancora prodotto i frutti sperati e cioè chiarezza nei servizi erogati e lungimiranza nelle possibilità di offrire un’ampia gamma di opportunità ad una fascia di popolazione che ne fa richiesta, peraltro in aumento.”

“Quello che ne esita – aggiunge il Capogruppo – è una situazione che a cascata arriva direttamente a coinvolgere i dipendenti ed in ultima analisi i pazienti della struttura, ai quali dobbiamo, prima di qualunque altro ragionamento, rispetto per il lavoro che svolgono e certezza dell’assistenza ai loro bisogni.”

“Mi sono impegnato – conclude Mariani – a convocare un tavolo di lavoro, alla presenza dell’Assessore delegato Marinella Sclocco, che a questo punto dovrà avere una duplice attenzione, da un lato quello di esaminare immediatamente la stato dell’arte e far rientrare il problema dei dipendenti e contestualmente modificare il testo della legge istitutiva delle ASP, al fine di rendere certo il completamento di un percorso, che può e deve offrire ulteriori forme di assistenza ai cittadini.”

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