Terremoto, Mariani e D’Ignazio insieme per Teramo

Il capogruppo in consiglio regionale del Pd, Sandro Mariani, ed il capogruppo di Ncd, Giorgio D’Ignazio, sottolineano insieme la necessità di garantire tutti gli aiuti possibili alla provincia di Teramo, ferita ancor di più dal sisma dello scorso 30 ottobre.

“Mai come questa volta – dicono – siamo stati messi in difficoltà dalla vastità dell’impatto che il terremoto ha avuto sulla città di Teramo e su tutta l’area interna, già pesantemente colpite dagli altri movimenti tellurici. Parliamo di cifre spaventose, con migliaia di persone sfollate, a cui dobbiamo dare la certezza del riconoscimento del danno subito e dei tempi per la riparazione, affinché possano tornare al più presto ad una sensazione di sicurezza all’interno delle loro abitazioni”.

“Non è secondario parlare della sicurezza degli edifici pubblici, tra cui le scuole destano la nostra più viva preoccupazione per l’incolumità di bambini ed educatori, nonché gli stessi edifici comunali, la cui inagibilità spezza la filiera dell’assistenza ai cittadini colpiti, con ritardi il cui peso diventa incalcolabile – proseguono – Nei giorni passati ci siamo prodigati con ogni mezzo a disposizione per valutare in tempo reale la consistenza del danno ed intervenire in emergenza, ascoltando i sindaci e le comunità colpite. A questo punto, nelle ore in cui si attende la definizione del decreto sisma, si rende necessario un cambio di passo dettato dalla situazione che si palesa davanti ai nostri occhi e chiedere con forza l’inserimento nel cratere dei comuni colpiti dal terremoto. Stiamo lavorando e continueremo con maggior impegno affinché si abbia il giusto riconoscimento per i nostri comuni, affinché le nostre comunità non siano abbandonate e siano messe in condizione di agire con gli strumenti che si rendono necessari in questi frangenti così critici”.

E concludono: “Di fronte alla funzione suprema di risolvere problemi di tale gravità, i Capigruppo consiliari di PD e NCD uniscono le forze affinché sia perseguito il bene comune, senza alcuna distinzione di visione politica, perché in questo momento ciò che preme è solo ottenere il risultato a favore dei cittadini”.

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