Tortoreto, area camper. Di Giovanni: “opera qualificante sul piano turistico”

Dopo1Tortoreto. Alle accuse di aver favorito un privato ( definito “vicino alla maggioranza”) a scapito della comunità, l’amministrazione comunale di Tortoreto replica con dati, spiegando le motivazioni  alla base dell’accordo pubblico-privato. L’area sosta camper, realizzata nella zona degli impianti sportivi (e funzionante da un paio di settimane), ha alimentato polemiche ripetute da parte delle opposizioni.

 

Per settimane la maggioranza di centrodestra ha incassato in silenzio,  ora però Antonio Di Giovanni (capogruppo di maggioranza con delega al commercio e viabilità), rintuzza le critiche e spiega i motivi alla base della scelta. “ All’atto del nostro insediamento” scrive Di Giovanni, “ ci siamo trovati con un’area destinata alla sosta camper, con 12 posti,  affidata in concessione  alla società che gestisce i parcheggi a pagamento. Lo spazio (ricavato su via Napoli, ndr) creava problemi sia di  impatto ambientale per la stretta corrispondenza con la più importante via di ingresso a sud e quindi non confacente all’immagine turistica del  paese,  che gestionale, in quanto  aperta solo nel periodo estivo e di scarso se non nullo controllo da parte degli ausiliari del traffico. Già in sede di rivisitazione delle modalità dei gestione dei parcheggi a pagamento, il Comune fece presente al concessionario l’intenzione di non concedere più l’area in questione, anche per l’esiguo importo incassato”. In questo ragionamento, poi, si è innestata la proposta di una società di Tortoreto, che vende e noleggia camper (Camper One), con la quale è stato sottoscritto, in consiglio comunale, una convenzione di cinque anni.  di segnalo ‘ alla ditta l’intenzione di non concedere più Prima2quell’area ad uso sosta camper considerato anche l’esiguo importo ricavato. Il capogruppo Di Giovanni, poi ricorda, nel dettaglio cosa prevede la convezione: individuazione di un’area in disuso (come era quella dove ora c’è la sosta dei camper), costi di bonifica e di realizzazione dell’area attrezzata a carico del privato, custodia dell’area, attivazione di un punto per informazioni turistiche, apertura non solo in estate, ma anche nei weekend primaverili e in autunno, costi di gestione sempre a carico del privato, tranne la Tia (500 euro scarsi l’anno, che a quanto pare l’ente si accollava anche per la precedente area dedicata ai camper). “ Le critiche della minoranza” prosegue la nota, “appaiono banali ed insensate. Noi crediamo che l’opera inaugurata pochi giorni fa, sia altamente qualificante per il nostro paese, primo in provincia a realizzarlo, tanto che alcuni centri limitrofi hanno già contattato la società per programmare operazioni simili. Nei giorni scorsi, infine, in Comune è arrivata una lettera di congratulazioni dell’Assocamp (maggiore associazione nazionale del settore), per la tempestività nella risoluzione del problema. Per noi è una bella soddisfazione”.

 

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