Giulianova. Riapre finalmente Unica Beach di Giulianova, la spiaggia attrezzata per l’ingresso consentito anche degli animali d’affezione, realizzata nel 2012, come prima spiaggia in Abruzzo ad offrire questo servizio.
“Dopo anni di vita travagliata – ha spiegato Giusey Branella, veterinaria responsabile della spiaggia – ha superato gli ultimi ostacoli nel mese di aprile di questo anno, costretta a ricorrere al TAR contro l’Amministrazione Comunale di Giulianova, impegnata ad impedirne il rinnovo e la riapertura. Domenica prossima 13 giugno alle ore 10,00 finalmente può ricominciare la propria attività e accogliere i turisti. Unica Beach, salita alle cronache proprio per gli ostacoli posti nel corso degli anni (le proteste e le petizioni per farla andare avanti) era riuscita a trovare il proprio “spazio” nel litorale giuliese con un buon riscontro e gradimento da parte dei villeggianti. Ma l’attuale Amministrazione aveva nuovamente cercato di ‘eliminarla’ negando permessi e autorizzazioni di proroga, fino alla sentenza definitiva del Tribunale Amministrativo dell’Abruzzo che ne ha decretato la prosecuzione, mettendone in risalto l’importanza per l’attenzione rivolta agli animali.”
“Conosciuta – aggiunge – per aver ospitato e permesso lo svolgimento della riabilitazione del pastore abruzzese Orso , di cui si sono occupati programmi testate giornalistiche , e un intero servizio su Canale 5 , nella trasmissione L’Arca Di Noè. Domenica 13 giugno alle ore 10,00 avrà inizio la festa inaugurale, dopo aver issato la bandiera di Unica Beach, a simbolo della vittoria inflitta sul Comune di Giulianova , verrà tagliato il nastro di ingresso. L’evento avrà una diretta live su fb per consentire a chi conosce questa storia da tempo, e in trepida attesa , di poterla seguire anche da lontano”.
“Tantissimi in fans di Orso che sperano di vederlo varcare la soglia di quella spiaggia in cui lui è stato protagonista per la passata estate. Amato da tutta Italia sarà la mascotte di Unica Beach 2021, degno rappresentante di tenacia e forza”, conclude la Branella.
