Teramo, il CAI dedica il calendario a Pino Sabbatini

Teramo. Il Club Alpino Italiano (C.A.I.), sezione “Gran Sasso d’Italia” di Teramo ha presentato questa mattina il Calendario 2015, a cura del fotografo Alessandro de Ruvo, una speciale edizione per oltre venti anni di suggestive immagini che immortalano gli scorci più belli del Gran Sasso e Monti della Laga. La pubblicazione è stata realizzata dal CAI Teramo in collaborazione con il Consorzio BIM Vomano-Tordino, in virtù di una convenzione siglata a livello nazionale tra Club Alpino Italiano e Federazione dei Consorzi di Bacino Imbrifero (Federbim).

“Questa presentazione avviene purtroppo a pochi giorni dalla scomparsa di un grande amico e socio, Pino Sabbatini – dichiara il presidente della sezione teramana del CAI, Luigi De Angelis -, a lui dedichiamo il calendario 2015. L’intento della pubblicazione è offrire la possibilità di entrare in contatto con realtà spesso lontane e sconosciute attraverso il connubio montagna-fotografia, due mondi che permettono di catturare l’essenza di un luogo. La scelta delle immagini con cui allestire il calendario quest’anno è caduta sugli scatti di un giovane teramano appassionato di fotografia e montagna, Alessandro de Ruvo, che fotografa il Gran Sasso e i Monti della Laga regalandoci per ogni mese un’emozione, sempre alla ricerca dell’attimo e della luce migliore, anche in condizioni meteo avverse”.

“Da sottolineare – interviene Filippo Di Donato, presidente della Commissione nazionale di Tutela ambientale montana del CAI – il valore nazionale di questo documento che offre un messaggio simbolico chiaro ed efficace per la valorizzazione dell’ambiente montano. Un territorio tutto da scoprire che rappresenta una realtà unica nel contesto dell’Appennino”. Il calendario sarà diffuso attraverso il circuito nazionale CAI e anche a livello internazionale.

“Dodici mesi per comprendere un territorio, da Monte Camicia a Pizzo di Sevo – commenta il fotografo de Ruvo -. Dietro ogni scatto ci sono ore di attesa e chilometri di sentiero: l’amore per la montagna e il sacrificio sono, appunto, la chiave di lettura di questo calendario”.

Veri e propri quadri naturalistici che restituiscono la bellezza di vari scorci: i crinali dei Monti della Laga e Fosso della Fiumata coperti di neve (gennaio e febbraio), il suggestivo panorama che si gode da Monte Girella dei Monti Gemelli (marzo), le pendici del Monte Prena (aprile), la cascata delle Cento Fonti (maggio), la verde abetaia del Ceppo (giugno), un paesaggio nuvoloso e quasi surreale immortale i Corni del Gran Sasso d’Italia (luglio), il tramonto fotografato dal tetto degli Appennini (agosto), ancora un tramonto dalla via Danesi del Gran Sasso (settembre), l’anfiteatro roccioso delle Cimette del Prena (ottobre), la cascata della Morricana (novembre) e, in chiusura, l’anfiteatro innevato del Rio Castellano sui Monti della Laga (dicembre). In copertina panoramica del Gran Sasso visto dalla Laga, in seconda di copertina una bella immagine notturna dalla sella di Monte Aquila. Stampa a cura di “Arti Grafiche Martintype”.

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