Colledara, arriva il primo campeggio ecosostenibile

Il Comune di Colledara e Arci Teramo presentano il progetto “Wake Up Camp”, primo campeggio ecosostenibile ad impatto zero, sospeso tra gli alberi, in Abruzzo che sarà realizzato a Colledara nella Riserva naturale del “Fiume Fiumetto”. Il progetto è stato finanziato con 20mila euro nell’ambito del bando nazionale “Forza!” per progetti sociali innovativi di Sinistra Italiana, il cui comitato scientifico ha valutato “Wake Up Camp” come primo progetto nella classifica della credibilità e del mutualismo. L’ecocamping, realizzato grazie alle tende “atomo” sopraelevate ideate dall’azienda Eldar Lab di Campovalano, sarà gestito tramite una cooperativa di comunità, con l’obiettivo di ricostruire e valorizzare le relazioni sociali e culturali intorno alla gestione sostenibile e alla valorizzazione della Riserva.

 

“La forza innovativa di questo progetto – spiega il sindaco di Colledara, Manuele Tiberii –, che prevede la realizzazione di un campeggio sopraelevato in quota, in modo da ridurre al minimo gli impatti e la pressione antropica, è coinvolgere l’intera comunità dal basso per garantire la tutela e il rilancio di una delle prime riserve regionali, investendo su una proposta di turismo responsabile ed ecosostenibile sul nostro territorio”.

 

“E’ stata una scommessa ripartire, non solo simbolicamente, dalle tende per risvegliare un territorio – afferma Giorgio Giannella, presidente di Arci Teramo -. Il Bando realizzato da Sinistra Italiana con parte dell’indennità dei Deputati, era una occasione troppo importante per lasciare indifferente una organizzazione che nasce dal mutuo soccorso come l’Arci. Dal sociale alla politica e viceversa, una dura selezione abbinata ad un voto popolare con delle procedure ferree. Oggi si apre la fase attuativa delle nostre idee.   Ringrazio l’Amministrazione comunale di Colledara per la sensibilità e l’accoglienza ma soprattutto tutte le persone, tra cui Simone Tulli dell’associazione locale “Ri-scossa”, che ci hanno sostenuto permettendoci di vincere un bando di carattere nazionale. Il nostro rapporto con la montagna nasce dal 2010 e, con la Rete dei Festival indipendenti, continuiamo a mantenere la promessa di non lasciare sola la montagna: questo progetto ne è l’ulteriore dimostrazione”.

 

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