“Overland Falconry”, il documentario americano torna in Abruzzo dal falconiere Giovanni Granati

Giulianova. Lo staff di “Overland Falconry”, film documentario sulla falconeria mondiale, ha fatto tappa nuovamente in Abruzzo grazie al falconiere ed artista poliedrico Giovanni Granati, uno dei cinque protagonisti della pellicola.

Questo secondo appuntamento ha permesso alla troupe di ampliare le immagini spettacolari che già sono state girate lo scorso anno qui in Abruzzo, con la presenza di aquile, falconi, poiane, gufi, lupi cecoslovacchi e cavalli, “tutti perfettamente educati al rapporto simbiotico con l’ uomo”, come spiega Granati.

Il viaggio di “Overland” è partito questa volta dai Musei Vaticani, dove è custodito il più antico dei trattati medioevali scritto da Federico II di Svevia, patron della falconeria moderna, commissionato direttamente dal figlio di Federico, Manfredi re di Sicilia nel lontano 1260. il manoscritto che contiene i primi 2 libri di 5, utili per completare l’opera scritta da Federico, il noto trattato di falconeria: il De Arte venandi cum avibus.

“Abbiamo toccato, con il documentario, i luoghi ricchi di storia dell’Abruzzo come la Fortezza di Civitella del Tronto, la fortezza più grande d’Italia e seconda d’Europa – spiega il falconiere – passando per le colline teramane, per poi finire sulla splendida costa adriatica, con tappa anche a Giulianova. Come sempre ho cercato di esaltare al meglio il nostro territorio, punta di diamante d’Italia, con una diversificazione di ambienti unica al mondo. Le riprese sono terminate a Castel del Monte ad Andria, il noto castello ottagonale fatto edificare nel regno delle Due Sicilie dallo stesso Federico II”.

Una nuova avventura, per il falconiere Granati, ancor più ricca di significato visto che, alle riprese, ha partecipato anche il figlio Angelo, giovanissimo apprendista nell’arte della falconeria. Il documentario film uscirà a fine 2017 nei cinema americani, per poi passare a quelli del Medio Oriente e sbarcando successivamente anche in Europa.

Dalla Via della Seta fino al Golfo Persico, passando per le aree Mediterranee e i territori scozzesi. Ci sarà anche l’Abruzzo tra i protagonisti del film documentario “Overland”, attraverso cui una produzione americana ha deciso di riscoprire l’arte della falconeria ambientata tra gli incantevoli luoghi della regione Abruzzese.

Il lungometraggio ripercorrerà 6000 anni di antica tradizione nei territori di Mongolia, Emirati Arabi Uniti, Italia, Scozia e America occidentale. Il team di produzione, composto da Elisabeth Haviland James e Revere La Noue, girerà il documentario con personaggi che incarnano perfettamente il binomio uomo-animale, trasmettendo in alta definizione le emozioni che si generano nella simbiosi e nella fusione che avviene tra le due entità.

Il pubblico sarà trasportato in un coinvolgente viaggio attraversando quattro continenti, immersi completamente nel mondo della natura e dimenticando solo per qualche istante la frenesia della civiltà moderna che spesso porta a dimenticare la bellezza dei luoghi e degli animali che ci circondano.

Il cast del film sarà composto da cinque falconieri, ognuno in rappresentanza delle cinque aree di riferimento; l’Italia sarà rappresentata da Giovanni Granati in arte Falcong, che ha scelto la regione Abruzzo come sede della propria attività sportivo-pedagogica e ricreativa. Falcong ha partecipato alle riprese insieme alla sua squadra di aquile, lupi cecoslovacchi, falchi, gufi e cavalli, sapientemente educati a lavorare in gruppo nel rispetto delle peculiari esigenze etologiche e fisiologiche proprie di ciascuna specie – aspetto formativo unico grazie al quale da diversi anni è nata una collaborazione tematica con la Professoressa Pia Lucidi dell’Università degli Studi di Teramo.

Il film, girato in luoghi affascinanti, teatri abituali delle passeggiate Wild del falconiere Granati e del suo staff, si preparerà alla diffusione multimediale che assicurerà al territorio d’Abruzzo una visibilità a livello mondiale.

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