Atri, l’Ora della Terra: Piazza Duomo un’ora al buio per accendere il futuro

Atri. Il 25 marzo torna l’Ora della Terra, Earth Hour, la più grande mobilitazione globale di cittadini e comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale ormai da ben 11 anni.

L’invito è quello di spegnere simbolicamente per un’ora dalle 20.30, le luci in casa, in ufficio, al ristorante magari cenando a lume di candela. L’effetto di questa grande mobilitazione globale che unirà di nuovo centinaia di milioni di persone, sarà una grande ola di buio che per 24 ore farà il giro della Terra.

L’urgenza di agire contro i cambiamenti climatici è sotto gli occhi di tutti. Il 2016 sarà dichiarato l’anno più caldo mai registrato ma siamo in tempo per evitare lo sconvolgimento di ecosistemi, specie e vita di milioni di persone e delle future generazioni; bisogna però azzerare le emissioni di gas serra e puntare su efficienza, risparmio energetico e fonti rinnovabili.

Dalla prima edizione del 2007, che coinvolse la sola città di Sidney, l’Ora della Terra si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta. Nel 2016 hanno aderito centinaia di milioni di abitanti della Terra in 178 diversi Paesi, spegnendo le principali icone mondiali come l’Opera House di Sydney, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo, etc. In Italia si sono spenti oltre 400 luoghi e monumenti grazie all’adesione di Istituzioni nazionali e locali. Tra i monumenti simbolo coinvolti, si spegneranno a Roma la basilica di San Pietro, il Colosseo e il Museo MAXXI ‘firmato’ dall’archistar Zaha Hadid, scomparsa lo scorso anno, la Torre di Pisa, la Mole Antonelliana a Torino.

Come ogni anno anche il Comune di Atri e l’Oasi WWF “Calanchi di Atri” aderiscono all’iniziativa attraverso lo spegnimento delle luci di piazza Duomo alle 20.30 dell’ora legale, preceduto da un interessantissimo incontro alle ore 18.30 presso il Teatro Caffè ‘900, dal titolo Illuminare il buio dai romani ai giorni nostri a cura di Giovanni Damiani, allietato da un aperitivo a base di prodotti tipici locali. Un excursus storico sulla storia della luce che accompagnerà i più curiosi con dimostrazioni pratiche sul funzionamento delle vecchie strumentazioni per illuminare come ad esempio le lampade al carburo e altre sperimentazioni che avvolgono di fascino questa potente fonte!

L’appuntamento di Earth Hour sarà inoltre il primo di una serie di incontri tematici che si svolgeranno nei mesi di marzo, aprile e maggio presso il Teatro Caffè ‘900, sulla scia dei Cafè Scientifique, termine anglosassone utilizzato per delineare il taglio dei forum aperti alla cittadinanza che toccheranno temi scientifico-culturali di attualità, davvero interessanti.

Quest’anno inoltre in Abruzzo l’Ora della Terra assume un valore particolare. Grazie all’adesione dell’ANCI Abruzzo, come spiega il presidente Luciano Lapenna, si punta con ottimismo alle Comunità colpite dalle ultime dannose vicissitudini con un nuovo slogan d’intesa con il WWF ossia “Spegnere le luci per un’ora per salvare il Pianeta, spegnere le luci per un’ora per riaccendere l’Abruzzo”. Un messaggio diretto per guardare al futuro della Regione, un territorio che, come spiega il delegato regionale del WWF Luciano di Tizio, è stato messo a durissima prova anche in conseguenza di un andamento meteo anomalo, certamente favorito dal clima che sta cambiando.

Alla luce di ciò il WWF ha approntato una bozza di delibera rivolta al presidente dell’ANCI Abruzzo, affinché si adottino piani comunali d’intesa con la Regione, come annunciato dal Sottosegretario con delega all’Ambiente Mario Mazzocca in linea con l’elaborazione di un piano regionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici in sinergia con gli obiettivi mondiali e con le strategie a livello nazionale, per continuare a garantire la tutela dell’ambiente nel quale tutti noi
viviamo e insieme il benessere dei cittadini.

L’invito a partecipare è dunque un atto di forza e di sfida globale per combattere insieme il cambiamento climatico e di speranza per il futuro della Regione Verde d’Europa!

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