Teramo, scende il sipario sull’Interamnia World Cup. Soddisfazione di Montauti FOTO

E’ soddisfatto il patron della Coppa Interamnia, Pierluigi Montauti, sull’andamento di questa 44^ edizione appena conclusa che ha dimostrato, ancora una volta, che idee semplici e pochi mezzi possono comunque bastare per “celebrare lo spirito sportivo più genuino e mettere in cantiere manifestazioni che si confermano di grosso traino per il territorio al quale sono dedicate”.

Un’edizione, quella del 2016, che ha visto crescere il numero delle squadre partecipanti, portando a Teramo tantissimi giovani atleti stranieri. Inoltre, grazie alle diverse iniziative collaterali, i teramani si sono riversati nelle strade, nelle piazze e negli angoli più suggestivi in una vivacità di partecipazione e accoglienza che non ha eguali.

La 44a Coppa è terminata”, dice Montauti, “e abbiamo ancora negli occhi le strade affollate, i locali pieni, ragazzi stranieri ballare con i nostri giovani: ecco, tutto questo ci rende la tenacia di dover proseguire per questa strada, pur così carica di difficoltà e problematiche. Portiamo anche a casa l’esperienza che ci fa comprendere da dove ricominciare e rilanciare questa manifestazione, irrinunciabile per tutti. Per il futuro sarà necessario rivedere, allargare e coordinare in maniera più concreta l’assetto organizzativo dei diversi settori, che potrà contare su nuove forze e nuove idee, che non potranno che portare anche una nuova linfa vitale alle nostre iniziative”.

Così come viene auspicato l’incremento del sostegno di enti e istituzioni cittadine, per dare più fiducia alle potenzialità e al modello che l’Interamnia rappresenta in materia di marketing territoriale e di ricchezza riversata in città, dalle sue attività commerciali alle realtà culturali.

E sottolineando il massimo impegno da parte dell’organizzazione nel portare il torneo anche ad un buon livello di gioco, con la partecipazione di squadre blasonate, Montauti ricorda come la collaborazione avuta con le diverse associazioni di volontariato sia stato il “di più” di questa Coppa che sempre più vuole “lanciare un modello sociale di inclusione cooperazione in nome degli alti valori veicolati dallo sport”, diventando anche un “megafono di risonanza internazionale”.

Abbiamo mostrato al mondo i nostri migliori prodotti tipici “, continua il presidente, “le nostre bellezze, i monumenti e mostrato a noi stessi quanto sia importante valorizzare le qualità che pur Teramo possiede”.

E, nel ringraziare tutti gli enti che, con i loro contributi più o meno sostanziosi, hanno comunque dimostrato sostegno e vicinanza alla manifestazione, e ai volontari, vera anima e braccio operativo che rendono possibile lo svolgimento della Coppa, Montauti non dimentica di esprimere ancora una volta la sua gratitudine alla città e “ai teramani, che continuano ad attendere questa manifestazione come sempre e, come sempre, a metterci il cuore per renderla un’esperienza unica per la città, per gli ospiti stranieri e, soprattutto, anche per noi”.

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