Teramo, boom di domande per la seconda edizione del progetto Mediucation

Trasferire conoscenze e sperimentare strategie e strumenti operativi per la media education per diffondere nel sistema scolastico abruzzese gli effetti dell’uso dei media da parte dei minori e far emergere le buone prassi già sperimentate nel sistema scolastico regionale.

Ha avuto un riscontro senza precedenti il Corso di formazione Mediucation rivolto ai docenti scolatici di ogni ordine e grado, finalizzato ad una maggiore consapevolezza dell’uso dei media all’interno del sistema scolastico della regione Abruzzo, con un numero di domande presentate che è più del doppio rispetto ai posti disponibili.

Promosso dal Corecom Abruzzo e realizzato dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo, il corso giunto alla seconda edizione quest’anno si arricchisce di nuovi partner che sono l’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo, i tre Atenei abruzzesi, il Med, Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione, e la Polizia postale, che hanno siglato un protocollo d’intesa, con un referente di ciascun ciascuno presente nel Consiglio scientifico che individua contenuti e relatori.

Le 262 richieste, provenienti da 114 istituti scolastici della regione, hanno spinto gli organizzatori, ad aumentare da 100 a 13 i posti disponibili, con il corso che si svolgerà da aprile a ottobre nelle sedi di Teramo e Chieti.

In parallelo alle attività seminariali, inoltre, i corsisti saranno impegnati a realizzare, entro il mese di ottobre, progetti didattici relativi ai media, coinvolgendo nelle loro scuole sia gli allievi che gli altri insegnanti.

Il gran numero di richieste”, ha sottolineato il presidente del Corecom Abruzzo Filippo Lucci, “oltre a testimoniare l’alto livello dell’offerta formativa che il corso riesce a offrire, sottolinea la voglia e il bisogno di formazione digitale del mondo della scuola abruzzese, degli insegnanti come degli stessi studenti. Abbiamo colmato un vuoto e stiamo creando le condizioni affinché le nuove tecnologie, la rete, i social network possano rappresentare anche nella nostra regione strumenti utili alla crescita dell’intero sistema scolastico”.

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