Teramo, borse di studio insufficienti: Pepe (Pd) chiede a Marsilio di rimediare all’errore

Teramo. “Chiedo al Governatore, Marco Marsilio, ed all’Assessore con delega alla ricerca e all’università, Piero Fioretti, di stanziare maggiori fondi a favore dell’ADSU di Teramo così da garantire la totale copertura della richiesta di borse di studio pervenute all’ateneo teramano, ma non solo” sottolinea, con forza, il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe. “Infatti, dopo dieci anni di copertura piena, quest’anno rischiamo di avere molti studenti che, seppur idonei, non potranno beneficiare di questo fondamentale strumento di sostegno allo studio”.

Difatti la Regione Abruzzo, con determinazione N. 34/DPG010 del 9/04/2020 ha ripartito il Fondo regionale per le borse di studio per l’anno 2020 (il cui ammontare è di 1.400.000,00 euro) destinando 1.212.697,89 euro all’ ADSU Chieti e 187.302,11 all’ADSU di Teramo. “Purtroppo l’importo complessivo dei fondi stanziati non riesce a soddisfare le esigenze delle due aziende abruzzesi, finendo per coprire appena un terzo delle borse di studio degli aventi diritto – prosegue Pepe – l’ADSU di Teramo avrebbe infatti bisogno di 521.187,23 euro per venire incontro a tutte le richieste idonee pervenute e non lasciare così nessuno studente indietro”.

“Purtroppo in questi anni la nostra provincia ha dovuto far fronte a diverse emergenze, non ultima quella sanitaria che stiamo vivendo, malgrado le tante difficoltà i vertici dell’Ateneo e dell’ADSU hanno saputo lavorare con lungimiranza ed attenzione, garantendo alti standard di formazione ed istruzione, riuscendo a creare un rapporto forte tra gli studenti ed il territorio e programmando importanti investimenti assieme, non ultimo la realizzazione della nuova “Casa dello Studente” che sarà pronta tra un paio di anni” dichiara il Vice Capogruppo Regionale del Pd. “Sarebbe quindi un clamoroso autogol, in un simile momento di difficoltà economica e sociale per tante famiglie, lasciare sola la nostra Università e togliere un sostegno a questi studenti meritevoli, rischiando così di cancellare il loro “sogno” che è, ci tengo a sottolinearlo con forza, un loro sacrosanto diritto”.

“C’è tempo fino al prossimo 30 aprile per trovare i fondi necessari e auspico che la Giunta Marsilio saprà rimediare a questo errore e, in tal senso, sono certo del pieno sostengo a questa mia richiesta anche da parte dei consiglieri teramani di maggioranza e dei rappresentanti teramani della Giunta” conclude Dino Pepe.

Anche l’Onorevole Corneli (M5s) chiede risposte concrete dalla Regione Abruzzo. “Tengo particolarmente al tema dell’università”, ha scritto in una nota l’Onorevole Valentina Corneli (M5s), “e farò in modo che gli studenti con le proprie famiglie non vengano lasciati soli, in questo periodo, a supportare il peso di imposte, canoni di locazione, bollette, rette universitarie e materiale didattico. Per questo, invito l’assessore regionale Fioretti, che ha convocato un tavolo con i rappresentanti delle ADSU, a dare delle risposte concrete alle richieste degli universitari. Tra le possibili soluzioni segnalo l’opportunità di liquidare immediatamente agli studenti destinatari di borsa di studio la parte relativa al vitto non goduto causa sospensione dei servizi di mensa, in forma di buoni-spesa spendibili sul territorio. Inoltre, ovviamente, auspico che la Regione riveda immediatamente la posizione assunta, aumentando il fondo destinato alla copertura delle borse di studio sino alla concorrenza del fabbisogno. Da ultimo, rivolgo un appello anche ai sindaci, invitandoli a fare tutto quanto nelle proprie possibilità per tamponare il momento di crisi di liquidità degli universitari, ad esempio intervenendo sulle imposte comunali, sulla disciplina dei buoni alimentari o ancora sugli abbonamenti ai servizi di trasporto urbano. Non dimentichiamo che gli studenti, oltre ad essere una risorsa fondamentale per lo Stato, costituiscono il volano culturale ed economico delle Città universitarie che li ospitano, ed il momento di difficoltà che stiamo vivendo impone un sacrificio reciproco nel comune interesse di tenere saldo questo fondamentale rapporto”

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