Teramo, appalto servizio riscossioni: “Nel bando mancano (ancora) le clausole sociali”

Teramo. Lo scorso 13 dicembre 2019, sul sito del Comune di Teramo, è stato pubblicato il bando di gara per la procedura aperta per l’affidamento delle attività di supporto all’accertamento e alla riscossione coattiva di tia/tares/tari, ici/imu/tasi e cosap, alla collaborazione del comune all’attività di accertamento delle entrate erariali, al monitoraggio ruoli e alla riscossione coattiva delle entrate comunali aventi natura extra tributaria del Comune di Teramo.

“Con nostro grande dispiacere”, commentano il segretario generale Filcams Cgil Teramo, Mauro Pettinaro, e il segretario generale Cgil Teramo, Giovanni Timoteo, “abbiamo appreso del mancato inserimento delle clausole sociali riguardanti le lavoratrici e i lavoratori impiegati nell’appalto. Il mancato inserimento delle clausole sociali potrebbe determinare la perdita del posto di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori impiegati attualmente nel servizio. Abbiamo avuto un’interlocuazione con l’amministrazione comunale che ci ha riferito che ha effettuato le opportune verifiche, ma ad oggi nessuna modifica è stata effettuata. Le clausole sociali, infatti, servono proprio per cercare di non precarizzare ulteriormente un settore, quale quello degli appalti pubblici, continuamente minato dalle condizioni economiche, dalle volontà politiche e dal mantenimento dei livelli dei servizi erogati. Per questa ragione riteniamo assolutamente prioritario l’inserimento delle clausole sociali e la contestuale modifica del bando di gara d’appalto”.

“Il codice degli appalti, inoltre, sancisce in maniera chiara ed inequivocabile l’inserimento delle clausole sociali e la salvaguardia occupazionale in occasione di continuità lavorativa (art.50 “Per gli affidamenti dei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi diversi da quelli aventi natura intellettuale, con particolare riguardo a quelli relativi a contratti ad alta intensità di manodopera, i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti inseriscono, nel rispetto dei principi dell’Unione europea, specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato, prevedendo l’applicazione da parte dell’aggiudicatario, dei contratti collettivi di settore di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 8”). La Filcams Cgil Teramo già il 3 Maggio 2019, per conto dell’organizzazione sindacale regionale, aveva inviato al Comune di Teramo una lettera in cui si chiedeva e si intimava il rispetto della salvaguardia occupazionale anche in caso di internalizzazione del servizio”.

“Vogliamo, inoltre, cogliere l’occasione, come Organizzazione Sindacale, di proporre un tavolo di concertazione teso alla stesura di un protocollo di intesa tra il Comune di Teramo e le organizzazioni sindacali volto a stabilire le regole, le priorità e le volontà politiche riguardanti le gare di appalto. In questo modo avremo sicuramente una tutela maggiore per i lavoratori e uno strumento che combatta davvero il precariato. E’ utile ricordare, lo abbiamo fatto anche qualche giorno fa, la situazione in cui versa la Provincia di Teramo e le condizioni disastrose occupazionali che ne derivano. Per questi motivi chiediamo al Comune di Teramo un protocollo che possa tutelare i livelli occupazionali nell’ambito degli appalti pubblici, inserire l’inclusività come comune denominatore di tutti i bandi di gara d’appalto che l’amministrazione comunale vuole emanare e garantire servizi di qualità in considerazione della professionalità ed esperienza acquisite delle lavoratrici e dei lavoratori nel corso degli appalti che si susseguono”.

“Questo bando”, aggiungono i segretari, “produce potenziale precarietà ed è inaccettabile sopratutto perché è un servizio pubblico. Sarebbe un segnale politico di vicinanza concreta ai lavoratori che negli appalti subiscono la precarietà della loro condizione. Ribadiamo, quindi, la nostra totale contrarietà al bando di gara d’appalto per la “procedura aperta per l’affidamento delle attivita’ di supporto all’accertamento e alla riscossione coattiva extra tributaria”. Una contrarietà che ci rammarica, in quanto, solamente qualche mese fa, avevamo apprezzato il lavoro svolto dagli stessi uffici riguardante il bando del servizio mense scolastiche che prevedeva non solo l’applicazione delle clausole sociali, ma anche garanzie dei livelli retributivi e contrattuali. Un bando di gara che avevamo considerato modello ed esempio di garanzia per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e che non vorremmo rimanga un caso isolato e sporadico”.

 

Impostazioni privacy