Teramo, appalti pubblici: finanza sequestra documenti in Comune

Teramo. Frode delle pubbliche forniture, abuso d’ufficio e falso in concorso per i lavori urgenti effettuati a Teramo nella scuola elementare ‘Risorgimento’, per la sistemazione di alcune rotonde e per l’installazione di impianti di illuminazione.

 

Su queste ipotesi di reato indagano i magistrati della procura della città abruzzese che hanno iscritto nel registro degli indagati quattro dipendenti comunali, imprenditori e il direttore dei lavori.

Su delega del pm Andrea De Feis ieri mattina gli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale della guardia di finanza hanno acquisito svariata documentazione nell’ufficio tecnico del Comune di Teramo. I fatti si riferiscono al 2016, ovvero alla passata amministrazione di Maurizio Brucchi di Forza Italia.  Gli inquirenti puntano ad accertare le modalità seguite per l’affidamento dei lavori e la corrispondenza tra interventi eseguiti e pagamenti percepiti. Con il sospetto che come ‘do ut des’ sia rappresentato da favori elettorali.

 

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che esprime “massima fiducia nell’operato della magistratura e massima collaborazione e disponibilità nel fornire tutta la documentazione richiesta”. L’indagine è solo uno dei filoni della maxi inchiesta di Appaltopoli, aperta nel 2018. In questo caso all’attenzione di inquirenti e investigatori sono finite già decine di gare d’appalto e altrettante procedure di somma urgenza risalenti soprattutto nei periodi delle emergenze terremoto e neve del gennaio 2017.

Impostazioni privacy