Sisma 2016, restituzione somme sospese: i dubbi e la richiesta del Sindaco di Crognaleto

Crognaleto. Dibattito acceso sulla questione relativa alla restituzione delle somme sospese nel 2017 nelle zone terremotate, secondo cui, per i contributi previdenziali la riduzione del 60% sarebbe estesa a tutti, ovvero persone fisiche, professionisti e imprese, mentre la riduzione per i tributi, come Irpef, addizionali, imposta sostitutiva, cedolare secca, riguarderebbe solo le persone fisiche. Quindi le piccole imprese e i professionisti dovrebbero versare l’intera somma, a differenza di quanto avvenuto per i precedenti terremoti come quello dell’Aquila o dell’Umbria.

“Non è accettabile una simile disposizione anche perché, in realtà, la ripresa della riscossione dei tributi non versati di cui all’art. 48, comma 11, del DL 17 Ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 dicembre 2016, n. 229, a decorrere dal 15 gennaio 2020, ma nel limite del 40% degli importi dovuti, come previsto dall’art. 8, comma 2, del DL 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, si riferisce anche ai titolari di impresa, di reddito da lavoro autonomo, nonché agli esercenti attività agricole”, commenta il Sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo.

“I territori colpiti dal terremoto sono ancora in seria difficoltà: l’emergenza non è conclusa, la ricostruzione è in fase attiva nonostante che, a causa delle restrizioni necessarie per contenere la diffusione del Covid-19, si è avuto un rallentamento delle economie e delle attività che ha reso ancora più complicato lo scenario di una possibile rinascita.
Mi sono fatto portavoce di questa situazione, richiedendo un diretto intervento del Commissario alla Ricostruzione On. Giovanni Legnini, affinché si possa rivedere la normativa inserendo una precisazione che preveda lo sgravio della tassazione da rimborsare anche alle piccole imprese e ai professionisti nel prossimo decreto Rilancio, oggi al vaglio degli organi governativi.”

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