Sciopero Mercatone Uno, M5S Pineto: “Siamo al fianco dei lavoratori”

Si è tenuto ieri lo sciopero dei dipendenti del Mercatone Uno di Colonnella, San Giovanni Teatino e Pineto a causa della grave condizione di crisi in cui versa l’azienda e quindi con il fine di salvare il loro posto di lavoro.

“Il M5S Pineto esprime a tutti loro la propria solidarietà e vicinanza in questa fase che li vede di nuovo vittime della annosa gestione a dir poco fallimentare dell’azienda per cui lavorano”, si legge in una nota. “Un’odissea senza fine la loro, fin da quando nel 2015 la precedente proprietà causò un buco di bilancio che superava gli 800 milioni di euro e che portò prima il governo Renzi, e successivamente quello Gentiloni, ad affidare la delicata transazione a commissari ministeriali la cui gestione sembra nascondere molte ombre, compresa la scelta di vendere il complesso aziendale alla Shernon Holding che dopo soli 8 mesi ha già dovuto chiedere il concordato preventivo!”.

“Noi del M5S Pineto, rinnovando tutta la nostra vicinanza, ci rendiamo disponibili ad individuare tutti insieme una possibile soluzione a questo triste momento. Lo abbiamo già fatto nel 2015, quando (unica forza politica pinetese) fummo in grado di avanzare (pur essendo minoranza) delle proposte concrete in Consiglio Comunale, utili a garantire un futuro occupazionale dei lavoratori in caso di chiusura del punto vendita e impedendo, contemporaneamente, eventuali mire speculative del sito dove sorge lo store pinetese. Ma siamo tornati a farlo anche lo scorso anno, insieme a tutti i rappresentanti abruzzesi del M5S in Parlamento e in Regione, inviando una richiesta ufficiale di ripensamento alla società Shernon, attuale proprietaria del marchio, che decise di “liberarsi” di ben 19 esuberi del punto vendita di Pineto”.

“Loro li chiamano “esuberi””, conclude il M5S Pineto, “per noi invece sono madri e padri di famiglia che per tanti anni, con il loro lavoro, hanno fatto la fortuna di imprenditori che purtroppo, ancora una volta, hanno solo saputo dimostrare di avere pochi scrupoli”.

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