Pineto, emergenza Covid-19 e “vecchie” crisi: chiesta la proroga della cassa integrazione per i lavoratori dell’ex Mercatone Uno

Pineto. Una lettera all’assessore regionale al lavoro, Piero Fioretti, e al Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, per porre l’attenzione sui lavoratori dell’ex Mercatone Uno di Scerne. E’ quella scritta dai sindacati Mauro Pettinaro di Filcams Cgil Teramo, Fabio Benintendi di Cisl Teramo e Bruno Di Federico di Uiltucs.

 

“Le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedono un incontro all’assessore regionale al lavoro Fioretti in merito ai provvedimenti per quanto riguarda i lavoratori dell’ex Mercatone Uno del punto vendita di Scerne Di Pineto. Abbiamo saputo che i commissari stanno lavorando per il prolungamento della cassa integrazione e volevamo chiedere se poteva intervenire affinchè si concretizzasse il prolungamento dell’ammortizzatore sociale anche dopo il 23 Maggio (il giorno in cui scade l’attuale ammortizzatore sociale). Mercatone Uno entra in amministrazione straordinaria nel 2015 e già questo dato è abbastanza eloquente riguardo la situazione drammatica attuale. Avevamo avuto un incontro a Gennaio per quanto riguarda l’iter della compravendita che, sappiamo, ha incontrato difficoltà enormi per colpa della contingenza emergenziale che si è venuta a creare. Per queste ragioni riteniamo imprescindibile che si dia ancora un forte sostegno per le lavoratrici e i lavoratori dell’ex Mercatone Uno a cui, ricordiamo, terminerà il termine per la cassa integrazione attuale il 23 Maggio. Se non ci saranno ulteriori ammortizzatori sociali, infatti, le lavoratrici e i lavoratori rischiano concretamente di ritrovarsi fuori anche dai provvedimenti speciali emanati dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid 19. Le lavoratrici e i lavoratori dell’ex Mercatone Uno non possono assolutamente permettersi questa ennesima sciagura dopo che negli ultimi 5 anni hanno effettuato quasi 3 anni di cassa integrazione e hanno visto tagliate le proprie ore di contratto per cercare di risanare la situazione aziendale. Conosciamo le difficoltà causate dall’emergenza Covid19, ma chiediamo ugualmente che si guardi con particolare attenzione a piani di ricollocazione per chi in questi anni è stato continuamente in emergenza”

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