Lavoratori nelle mense senza stipendio: la Filcams Cgil Teramo torna a denunciare

“La Filcams Cgil Teramo impegnata nelle assemblee con le lavoratrici e i lavoratori della Pap Ristorazione Srl, proclamerà in questi giorni manifestazioni ed iniziative di lotta sindacale”. L’annuncio viene da Mauro Pettinaro e da Emanuela Loretone dell’organizzazione sindacale che si trova costretta a denunciare, per l’ennesima volta, il ritardo degli stipendi.

“Purtroppo i tantissimi tentativi di dialogo non hanno portato gli esiti sperati e nemmeno le campanelle d’allarme delle lavoratrici e dei lavoratori in questi mesi sono serviti a far capire all’azienda che non è possibile continuare ad andare avanti in questa situazione”. Le lavoratrici e i lavoratori degli appalti delle mense scolastiche di Silvi Marina e del presidio ospedaliero di Atri, lamentano continui ritardi che pesano e gravano sullo status familiare.

“Abbiamo chiesto all’azienda, oltre al rispetto del pagamento degli stipendi, un dialogo aperto e costruttivo che potesse consentire alle lavoratrici e ai lavoratori quantomeno una continuità retributiva e una certezza della corresponsione del salario. Per tali ragioni abbiamo chiesto alla Pap Ristorazione Srl di attuare un cronoprogramma in cui si evidenziassero in maniera certa le tempistiche delle retribuzioni degli stipendi. Dopo l’ultima ed ennesima procedura di raffreddamento per il presidio ospedaliero di Teramo, la Pap ha inviato una nota alla Prefettura di Teramo in cui sottolineava le continue difficoltà, ma si impegnava ogni mese (dal 18 al 25) al pagamento mensile degli stipendi. Purtroppo, alla prima verifica dell’impegno scritto e inoltrato alla Prefettura di Teramo, la Pap ha disatteso gli impegni”.

Ad essere in questa situazione di disagio non sarebbero solo i lavoratori delle mense scolastiche di Silvi e dell’ospedale di Atri ma anche molti altri appalti della provincia di Teramo. “Chiediamo a tutti i comuni della Provincia di Teramo interessati dagli appalti e all’Azienda Ospedaliera di intervenire e monitorare le questioni che abbiamo denunciato. Non possiamo permettere che centinaia di persone vivano nel limbo di non sapere quando percepiranno lo stipendio”.

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