Coronavirus, riunione in Prefettura: scuole chiuse soltanto a Roseto FOTO/VIDEO

Teramo. E’  terminato poco dopo le 18 la riunione tecnica convocata nella Prefettura di Teramo alla presenza del Prefetto Graziella Patrizi, sindaci, amministratori del territorio, autorità sanitarie, forze dell’ordine, assessori regionali Nicoletta Verì e Piero Fioretti e responsabili della protezione civile in merito all’emergenza coronavirus.

Al termine dell’incontro il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo ha confermato che domani, venerdì 28 febbraio, tutti i locali aperti al pubblico e gli uffici rimaranno aperti, mentre le scuole resteranno chiuse fino a sabato compreso. Aperte invece in tutti gli altri comuni della provincia di Teramo.

“Il paziente interessato – spiega Di Girolamo al termine della riunione – è ricoverato ma in buone condizioni. Fino a questo momento non ancora giunge il riscontro dallo Spallanzani circa la positività. I familiari sono isolati, monitoriati e asintomatici. Sono stati individuati luoghi e persone di Roseto con cui la famiglia è venuta a contatto e, anche con riferimento ad essi, la Asl provvederà ad attivare un’azione di monitoraggio. Ciò posto, in attesa che la Regione Abruzzo emani eventualmente una nuova ordinanza, con nuovi protocolli comportamentali per casi analoghi a quello di Roseto, ritengo opportuno mantenere a titolo cautelativo la chiusura delle scuole fino a sabato prossimo compreso. Sottolneo ancora che la chiusura è solo cautelativa e che la sospensione riguarda le sole attività didattiche e non quelle amministrative. L’ordinanza di chiusura sarà estesa anche al centro diurno disabili.

“Voglio ricordare l’opportunità di evitare i luoghi affollati e gli assembramenti, l’opportunità di rivolgersi per qualsiasi dubbio o problema al proprio medico di famiglia per un consulto telefonico, la necessità di non intasare i 118 e i Pronto soccorso”, conclude il primo cittadino rosetano.

Il Servizio di Epidemiologia e Igiene Pubblica della ASL di Teramo ha rimesso alla Direzione Generale la relazione inerente la mappatura di tutti gli spostamenti del cosiddetto “paziente 1 abruzzese”, che sono avvenuti esclusivamente all’interno del territorio comunale di Roseto degli Abruzzi e solo per due giornate, prima dei sintomi della malattia. 

Sono state rintracciate anche le singole persone con cui il paziente avrebbe potuto avere contatti all’interno del ristorante dove ha cenato un’unica volta e all’interno del bar dove si è recato, anche in questo caso, un’unica volta. I contatti così rintracciati sono stati già sottoposti a sorveglianza sanitaria e, al momento, nessuno presenta sintomi che possano far pensare ad un eventuale contagio, così come asintomatici restano anche i familiari più stretti del paziente, che rimangono comunque in isolamento fiduciario nella loro abitazione di Roseto. Migliorano, peraltro, anche le condizioni cliniche del “paziente 1” che non ha più febbre.

L’Assessore Verì ha informato tutti i presenti delle misure di prevenzione ulteriori che la Regione sta mettendo in campo, nell’ipotesi di possibili nuovi casi di malattia: postazioni di pre-triage all’interno di tende pneumatiche posizionate all’esterno degli Ospedali principali in modo da evitare il transito di eventuali pazienti a rischio all’interno dei Pronto Soccorso; aumento del numero dei letti nel Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Pescara dove è stata allestita anche una camera a pressione negativa che possa ospitare i casi più gravi; ecc.

Anche l’Ing. Silvio Liberatore, Dirigente della Protezione Civile Regionale si è detto rassicurato dal fatto che siano stati già tracciati tutti gli spostamenti del paziente 1 che, di fatto, descrivono una situazione fortemente circoscritta, confermando così l’Abruzzo una regione “fuori cluster”.

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