Campli, frana di Castelnuovo un anno dopo: quello che c’è da fare

È trascorso un anno dalla frana che ha interessato la frazione di Castelnuovo di Campli E l’amministrazione comunale Farnese sta portando avanti una serie di interventi in sicurezza per gestire la situazione.

 

Dopo un anno però è necessario ricevere il finanziamento del progetto di consolidamento di tutta la parte più antica della frazione, una zona che ha un grande valore storico. Un discorso a parte riguarda invece tutta la zona che si affaccia sul fronte frana i cui abitanti Circa 120 persone verranno delocalizzati. L’amministrazione comunale sta inviando una zona idonea dove ricostruire le abitazioni.

 

“È passato un anno e sicuramente è una triste ricorrenza quella che oggi viviamo, che ha causato grossi problemi a decine di famiglie del nostro territorio. Stiamo aspettando notizie dall’Ufficio Ricostruzione post sisma – ha detto il sindaco di Campli Pietro Quaresimale – in passato ci hanno dato ampie garanzie su un finanziamento di circa sei milioni di euro, proprio per Castelnuovo.

 

Non bisogna dimenticare che Campli è rientrato nel cratere sismico e i danni delle frane sono stati equiparati a quelli del terremoto, proprio grazie alla mobilitazione che noi sindaci abbiamo fatto a Roma. Adesso non dobbiamo far scendere l’attenzione, anche quella mediatica, su questa situazione. Contiamo sul fatto che l’Ufficio Ricostruzione nel mantenere le sue promesse abbia tempi celeri, così da poter programmare tutta una serie di interventi che potranno, nel volgere di pochi anni, riportare la frazione ad essere vissuta in completa sicurezza”.

 

La lettera del comitato

 

 

 

Da quel giorno, le abitudini, la vita, i pensieri degli abitanti di Castelnuovo, sono radicalmente cambiati.

Diverse famiglie, hanno repentinamente visto stravolgere le loro quotidianità, vedendosi costrette ad abbandonare definitivamente le abitazioni che per una vita le hanno accolte.

Un intero paese da quel giorno, vive con uno stato d’animo diverso e con le prospettive future incerte.

Ad un anno esatto dalla frana, il grave colpo inferto al paese, ha lasciato due cicatrici ancora profondamente aperte e sanguinanti.

Più di trenta famiglie, sono in attesa di conoscere dove potranno tornare a vivere la propria quotidianità, dove poter tornare a fare progetti per il futuro.

 

La parte storica di Castelnuovo, risalente al tredicesimo secolo, custode di importanti testimonianze storiche, vive in bilico tra l’abbandono definitivo e la salvezza che, potrà avvenire solo se verranno finanziate e realizzate le opere di consolidamento necessarie.

In questo anno appena trascorso, il comitato cittadino Castelnuovo nel Cuore, formatosi spontaneamente dopo il grave evento, ha intrapreso diverse iniziative, sia per mantenere alta l’attenzione su questa triste vicenda, sia per avere tutte le risposte necessarie dai vari organi istituzionali coinvolti.

Quello appena trascorso, è stato un anno durante il quale il nostro comitato ha spronato le istituzioni affinché non si perdesse un solo attimo nella gestione del dissesto; nel contempo, anche se talvolta è mancato un coordinamento tra le varie parti, il comitato ha avuto modo di apprezzare l’impegno delle figure tecniche e degli amministratori coinvolti.

 

Il comitato, rimarca a tal proposito, l’impegno profuso dell’amministrazione comunale di Campli e dai suoi

uffici tecnici; dal sindaco Pietro Quaresimale, vi è stata sempre la massima disponibilità al dialogo e grazie all’impegno messo in campo dall’amministrazione, sono state intraprese molteplici iniziative con lo scopo di arrivare a risposte certe nel minor tempo possibile.

 

Non è stato da meno, l’impegno della giunta regionale abruzzese che, attraverso le iniziative concrete di sostegno del consigliere regionale Sandro Mariani e del presidente Luciano D’Alfonso, sta alimentando le nostre speranze per un consolidamento definitivo dell’abitato.

Il comitato ringrazia inoltre per il loro impegno, professionalità e disponibilità al dialogo, l’ing. Massimo Marini, il dott. Antonio Iovino ed il prof. Nicola Sciarra.

Ad un anno dalla frana, è chiara la percezione che la portata di quanto avvenuto, comporterà ancora tanti disagi per chi ne è stata vittima ma nel contempo, chi si trova a vivere tutti i giorni i disagi di questo dramma, ripone la massima fiducia nelle istituzioni e nelle figure tecniche che dovranno ridare la speranza a Castelnuovo.

Comitato cittadino Castelnuovo nel cuore (Il presidente Vincenzo Di Meglio)

 

 

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