Atri, discarica Santa Lucia: Osservatorio Atriano basito dal Consorzio Piomba Fino

Atri. “Non stanno ne’ in cielo ne’ in terra le osservazioni prodotte dal Consorzio Piomba Fino e consultabili sul portale telematico regionale Sportello Ambiente, arrivate dopo ben 95 giorni, a firma del suo Commissario, D’Alessandro Laura, con protocollo n. 22 a data 16/01/2020, come integrazioni ulteriori al preavviso di rigetto del Comitato CCR V I.A., emesso in data 30 settembre scorso”. Così, in una nota stampa, l’Osservatorio Atriano coordinamento donne – Graziosi Reparata.

“Per certi versi assurde e incomprensibili a noi comuni cittadini, in un groviglio di tecnicismi le osservazioni inviate dal Consorzio, sembrano dare solo lo start ad un contenzioso amministrativo infinito, che riguarderà la Discarica di Santa Lucia, tali e tante sono le dissertazioni che vi si possono leggere incentrate su lacune e silenzi di legislazione. E’ questo sarebbe il suo ruolo? Di esercitare una pressione di competenze, in una esegesi di osservazioni, al fine di distogliere l’attenzione (non siamo tecnici ma semplici cittadini) su quello che sarà un impatto ambientale epocale sul suolo e tutto il corpo idrico e sotterraneo del territorio atriano, senza precedenti”.

“Ci lasciano esterrefatti inoltre”, continua Reparata Graziosi nella nota, “i compensi che la Commissaria percepisce per lo svolgimento di questa carica consortile e il ruolo che riveste. Ammonta a ben 3222,75 euro l’importo mensile nel solo mese di novembre scorso, a cui si sommano i rimborsi chilometrici mensili dichiarati. Dove si recherebbe percorrendo oltre 3000 km al mese? Cosi risulta dalle somme addebitate al Consorzio e ai comuni consorziati e quindi alla collettività. Se esiste davvero (punto g delle suddette osservazioni prodotte) lo studio idrogeologico che dimostrerebbe la totale assenza e soggiacenza di falda idrica sulla area interessata dalla discarica , e’ possibile consultarlo? Risulterebbe inoltre, aggiornato al sistema di pozzi cartesiani già presenti come riportato alla cartografia ufficiale e storica del Comune di Atri?

Il fosso Campratone pur non essendo inserito nel regio elenco ufficiale delle Acque della Provincia è un affluente del Fosso Portella (che risulta inserito) e quindi non è un corpo idrico fantasma come vorrebbe confutare il Consorzio nelle sue osservazioni.(punto d).
Arrivati a questo punto, del procedimento amministrativo ambientale non è consentito produrre più alcuna integrazioni di documenti al di fuori dei termini già concessi o la Commissaria crede ancora di poter scegliere ad libitum?”

 

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